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Gruppo Alpini di Serravalle quest’anno ha festeggiato solennemente il suo Centenario di fondazione

SERRAVALLE – Il Gruppo Alpini di Serravalle quest’anno ha festeggiato solennemente il suo Centenario di fondazione con un ricco programma di eventi: sabato 5 luglio nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, si sono esibiti due Cori Alpini: gli Alpin dal Rosa, e il Coro Stella Alpina di Berzonno, mentre domenica 13 luglio la Fanfara Taurinense ha sfilato per le vie del paese raggiungendo Sant’Euseo, presenziando alla S. Messa e poi ritornando in piazza.
Gruppo Alpini di Serravalle quest’anno ha festeggiato solennemente il suo Centenario di fondazione
La fanfara della Brigata Alpina “Taurinense” è nata nel 1965 nella Caserma “Monte Grappa” di Torino, dalla fusione dei complessi bandistici del 4° Reggimento Alpini e del 1° Reggimento Artiglieria da Montagna. Inizialmente composta da militari di leva, oggi è formata da Sottufficiali, Graduati e Alpini di professione, tutti musicisti e in molti casi diplomati al conservatorio, e si esibisce sui palcoscenici e nelle piazze di tutta Italia conferendo solennità alle celebrazioni istituzionali, valorizzando la tradizione musicale marziale e popolare italiana.
Come Madrina del Gruppo vorrei raccontare questa “giornata particolare”, unica, vissuta dal nostro Paese. Svegliarsi presto per prepararsi all’”ammassamento” in piazza: la concentrazione delle Sezioni, dei Gruppi e di coloro che condividono lo spirito alpino. Il termine militare era originariamente riferito alla pianificazione per l’esecuzione di operazioni militari, esercitazioni, passando all’organizzazione di eventi come le Adunate Nazionali degli Alpini.
Arrivando si è stati accolti dalle voci di William Bonandin e Daniele Bovolenta diffuse da un palco montato al centro della piazza: racconti, interviste ai protagonisti della giornata, coinvolgimento del pubblico che cominciava ad affollare la piazza, mentre si procedeva con celerità alle iscrizioni per organizzare il Corteo ufficiale. I gagliardetti, “fiamma” o “vessillo”, piccoli stendardi rettangolari che rappresentano un Gruppo alpino, una Sezione o un Reparto – spesso ricamati su stoffa pregiata, come ad esempio il panno di lana, con fili dorati o metallici – presenti a Serravalle erano ben 28 (in ordine d’iscrizione: Doccio, Arona, Aranco, Roccapietra, Quarona, Cellio, Prato Sesia, Romagnano, Mollia, Valmaggiore, Varallo, Guardabosone, Pray, Grignasco, Rimella, Crevacuore, Campertogno, Isolella, Ponzone, Chiaverano, Romentino, Gattinara, Scopello, Postua, Borgosesia, Ailoche-Caprile, Valduggia e naturalmente Serravalle).
I vessilli alpini, o vessilli sezionali, o gonfaloni, stendardi ufficiale delle Sezioni dell’Associazione Nazionale Alpini (ANA), simboli importanti che rappresentano l’identità e l’appartenenza, spesso decorati con medaglie al valore concesse agli alpini della Sezione, appartenevano alla Sezione di Novara, alla Valsesiana, a Intra, a Ivrea, alla Fanfara ANA Valsesiana. Erano presenti anche i gonfaloni dell’AIB di Serravalle e del Comitato Carnevale, mentre i Motodipendenti avevano uno striscione.
Davanti a quella che fu un tempo sede del Gruppo, gli Alpini avevano allestito una postazione dove offrivano la colazione, accompagnata da un’ottima crostata cucinata da loro.
Il tempo sembrava improvvisamente accelerare, la piazza si riempiva: arriva la Fanfara Taurinense e si schiera, si attende l’arrivo del Presidente della Provincia, Davide Gilardino, e al suono di “Fratelli d’Italia” si assiste all’alzabandiera. Impeccabile il Vice Capogruppo del Gruppo Alpini di Serravalle, Walter Pagani, che durante la “naja” era stato promosso sergente, ordina l’attenti e il riposo, scandendo il rituale della cerimonia, mentre la S.R.E di Grignasco assicura l’assistenza sanitaria. Si forma il corteo che sfila per le strade del paese, accompagnato da applausi. In Piazza I maggio viene deposta una corona al Monumento ai Caduti di tutte le guerre, mentre la Taurinense suona “La canzone del Piave”. A San Martino viene deposta una corona al monumento all’Alpino, dedicato a tutti gli Alpini “andati avanti”, accompagnata dal Silenzio fuori ordinanza.
Il corteo si avvia verso la Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista. La S. Messa solenne è concelebrata dal Parroco, Don Ambrogio Asei Dantoni, da Monsignor Gianluca Gonzino e dai due diaconi, Emilio Forte e Marco Avondo, ed è accompagnata dal suono dell’organo e dalla Corale. Nell’omelia Monsignor Gonzino, commentando la parabola del Buon Samaritano, ha messo in evidenza i valori che sono condivisi dagli Alpini di ieri e di oggi: dedizione verso il prossimo e verso la Patria, generoso altruismo, premurosa solidarietà, ricordando i protettori: San Maurizio e il Beato Don Secondo Pollo. All’Offertorio gli Alpini portano i doni. Al termine della funzione religiosa, dopo la Preghiera dell’Alpino scandita da Ermes Pasteris e il commovente canto Signore delle cime, si è ricostituito il Corteo, non interrotto dalla pioggia battente.
Dal palco di Piazza Libertà Roberto Pozzato, Capogruppo di Serravalle, ha dedicato un pensiero agli “Alpini andati avanti”, ringraziando le autorità: il Sindaco Massimo Basso, il Presidente della Provincia di Vercelli Davide Gilardino e Gianna Poletti, Assessore del Comune di Borgosesia e Consigliere Provinciale, il pubblico e tutti coloro che hanno contribuito al successo della manifestazione: “Mi piace ricordare che, in un momento in cui tutto sembrava perduto, questo Gruppo ha saputo rialzarsi, stringendosi intorno ai valori che ci hanno reso ciò che siamo.
I valori dei nostri veci, la tradizione, l’umiltà, la generosità, il coraggio di mettersi in gioco per gli altri, radici vive che continuano ad alimentarci. Abbiamo creduto nel potere del fare insieme, nell’aiutare senza aspettarsi nulla in cambio, nel coltivare legami profondi con le altre Associazioni. Oggi siamo qui, uniti, e nei volti di ciascuno scorgo quei valori che continuano a rifulgere: forse ce l’abbiamo fatta davvero. La nostra vera forza? Rinnovarci, reinventarci, scambiarci i ruoli e farlo senza mai spezzare ciò che ci unisce, il cuore del nostro Gruppo”. Dopo il discorso ufficiale del Capogruppo c’è stata la consegna dei riconoscimenti ai familiari degli Alpini defunti (Angelo e Giancarlo Vacchini: il nipote Angelo, che porta il nome del nonno, ha offerto al Gruppo un documento del 1 maggio 1917 con il quale il nonno, soldato del Battaglione Mon Rosa, 135 Compagnia, era stato autorizzato a fregiarsi di uno speciale distintivo, Renzo Marsetti, Nino Oglietti, Ugo Mazzone, Armando Armari), alle Associazioni che hanno collaborato al Centenario (AIB, Amatori Sport, Pro Loco e naturalmente Comitato Carnevale, rappresentato dal Mugiun Paolo Sassi), alla Comandante dei Vigili Urbani, Morena Pavanello, alla Madrina, a Gustavo Ferrara, al Presidente della Provincia e al Sindaco, che manifestano la loro soddisfazione per questo “compleanno centenario”, assicurando la più ampia collaborazione e offrendo targhe che ricordano l’importante giornata.
La Taurinense suona alcuni pezzi e poi offre lo spettacolare Carosello.
Ammainabandiera e “riposo”, prima di avviarsi al “rancio alpino”, offerto al Ristorante Monterosa, che accoglie centocinquanta persone e serve un ottimo pranzo. Alessandro Scavarelli ha ricordato che suo nonno Remo dai tre anni lo portava sulle spalle alle sfilate e fu l’inventore della pèla, l’attrezzo utilizzato per le castagnate alpine. Il suo dono al Gruppo di Serravalle è stato una grande penna nera in legno con la scritta del centenario.
Al termine del pranzo ancora un piccolo spazio riservato all’ufficialità per premiare il Parroco Don Ambrogio e ricevere il suo dono: l’acquaforte di Sant’Euseo, ricavata da una matrice del 1788. Riconoscimenti vengono offerti anche ai tre ex Capogruppo presenti: il Cavalier Alessandro Barbieri, classe 1930, Ezio Antonini e Orazio Costanzo, al Maresciallo dei Carabinieri della stazione di Serravalle, Matteo Paladini, al Gruppo di Chiaverano, gemellato con il Gruppo di Serravalle, rappresentato da alcuni Alpini, dal Capogruppo, Giuseppe Busatta, e dal Sindaco, Maurizio Tencarelli, a Marco Calandri che dall’ottobre del 2009 dirige la Fanfara della brigata alpina Taurinense. Le mogli degli Alpini hanno offerto al Gruppo uno striscione che verrà portato alle manifestazioni ufficiali.
Il Gruppo di Serravalle, attraverso il Vice Capogruppo, Orazio Costanzo offre un trofeo di cristallo e argento al Capogruppo Roberto Pozzato per l’impegno profuso nell’organizzazione del Centenario, il quale commosso ringrazia: “Grazie Amici questo è davvero un bel ricordo che porterò con me. Questa Giornata la custodirò con gratitudine: è il nostro traguardo e rappresenta un nuovo inizio con rinnovato slancio”.
Quota 100, la pubblicazione del centenario, ideale prosecuzione di Quota Cinquanta e Quota Settanta: “Testimonianza della presenza, dell’attività e dell’evoluzione del nostro Gruppo”, viene distribuito e serberà il ricordo di questo importante Anniversario.

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