Attualità
Gruppo Gessi aderisce alla campagna vaccinale anti Covid 19
«In un momento difficile come quello che stiamo vivendo ancora oggi» dice Gian Luca Gessi «tutti devono fare la loro parte. Siamo orgogliosi di dare in questo modo il nostro piccolo contributo». Il Gruppo Gessi aderisce infatti alla campagna vaccinale anti Covid 19 mettendo a disposizione spazi e locali per la somministrazione del vaccino ai dipendenti e ai loro familiari.
Una iniziativa promossa a livello nazionale da Confindustria: l’idea è quella di aumentare le sedi in cui sia possibile sottoporre la gente al vaccino in modo da arrivare il più velocemente possibile alla totale copertura della popolazione. Salvaguardia e tutela della salute pubblica e, allo stesso tempo, salvaguardia e tutela per il nostro Paese: in modo da uscire presto, tutti, da questo tunnel che ormai da un anno ci costringe a grandi grandissimi sacrifici.
«L’iter procedurale sarà portato avanti nel pieno rispetto delle indicazioni fornite dal Ministero della Salute» prosegue la Gessi, «e con il supporto e la collaborazione, in ogni momento, del medico competente e delle autorità sanitarie locali. Per la gestione di tutta l’operazione ci si baserà su un protocollo molto rigido, attualmente in fase di definizione. Una volta che le forniture di vaccini saranno a regime, partiremo con le somministrazioni: verrà data una sensibile accelerata alla campagna dimostrando come, grazie alla condivisione di obiettivi, metodi e strumenti, la sinergia tra sistema sanitario e aziende possa portare a importanti e positivi risultati».
«Per le nostre imprese è assolutamente indispensabile poter contare su collaboratori con il maggior livello possibile di difesa dal Covid-19» dice il presidente di Confindustria Novara Vercelli Valsesia, Gianni Filippa. «E questo, per garantire la continuità produttiva negli impianti ma anche per riattivare al meglio le strutture commerciali e quelle di assistenza diretta all’estero. Le forti limitazioni agli spostamenti che la pandemia ha imposto e continua a imporre, infatti, rendono assai difficoltoso l’invio di squadre di tecnici per realizzare nuovi impianti o effettuare riparazioni, in molti Paesi».
«Confindustria ha già avviato un confronto con la Regione per verificare possibilità e modalità di un coordinamento tra le Asl e i medici delle aziende» aggiunge Filippa. «Siamo convinti che l’iniziativa si possa concretizzare senza alcun costo per il sistema sanitario e che, una volta avviata, consentirà di gestire al meglio le dosi a disposizione e accorciando, di conseguenza, notevolmente i tempi della campagna vaccinale rivolta alla popolazione».
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