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Guardabosone Artisti Pionieri : Beatriz Basso e Silvana Marra
Beatriz Basso è un’artista visiva brasiliana di origine italiana, nata a Rio de Janeiro, frequenta la Escola deArtes Visuais do Parque Lage, poi sente il bisogno di ritrovare le sue radici e si trasferisce a Torino, dove completa i suoi studi presso l’Accademia Albertina. Ricerca la leggerezza attraverso la trasparenza, lavorando con i colori, creando forme organiche che si muovono come in una danza. Esplora l’intreccio tra esperienza umana e natura, utilizzando la pittura come mezzo per esprimere le sfide e le gioie della vita quotidiana.
Guardabosone Artisti Pionieri : Beatriz Basso e Silvana Marra
Il progetto che sta realizzando per Guardabosone è un grande acrilico su tela, che si intitola: “Memorie di una vita”. L’artista, esplorando questo paese d’arte diffusa, ha incontrato il muro adatto ad accogliere la sua opera. Il Museo dei Mestieri, che ospita anche l’antica bottega del fabbro, le ha ricordato la professione del padre che lavorava il ferro: “Ho risentito il tipico odore di olio bruciato impregnato di sudore, che la sera annunciava il ritorno a casa di mio padre, ho rivisto la sua officina popolata di macchinari, alcuni color ferro, altri verde ulivo, ho risentito il rumore sordo e potente dei colpi di martello, che plasmavano il metallo rendendolo brillante, malleabile e plastico”.
Silvana Marra nasce a Capospartivento (RC), dopo il Liceo Artistico consegue il diploma di Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria. Si dedicherà alla scultura e alla pittura sin dagli anni Settanta, partecipando ad iniziative artistiche nazionali ed internazionali. Dal 1976 al 2009 è stata docente di Discipline Plastiche presso il Liceo Artistico Statale di Novara, città in cui risiede. Durante la sua attività artistica sperimenta materiali diversi, passando dal cemento alla resina, al gesso, fino al metallo, pur continuando ad utilizzare prevalentemente l’argilla. Il suo fervido mondo interiore che traduce in forme artistiche, è legato all’immaginario femminile, coniugato con la cultura portata nella sua terra d’origine dalla colonizzazione greca.
Per Guardabosone ha realizzato un’opera a bassorilievo, tramite la tecnica di modellazione e successivamente l’ha tradotta in cemento patinato: “C’era una volta a Guardabosone”, ispirata alla leggenda: “Storia del drago della valle di Bosone”. In una forma circolare Silvana Marra racchiude i personaggi più importanti della storia: dai due fratellini spaventati e preoccupati, che attraverso le indicazioni delle streghe e del grande deva, riescono a portare la quiete nella valle e fare sparire il drago che campeggia al centro, pietrificando chiunque osi guardarlo.
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