Attualità
I Carabinieri di Trivero sono tornati… a casa
Dopo esattamente due anni dal «ripiegamento» della Stazione Carabinieri di Trivero presso quella di Crevacuore, a causa delle persistenti criticità infrastrutturali del vecchio immobile di proprietà della società «Puro Tessuto». La Stazione di Trivero, ora, è tornata pienamente operativa in frazione Cereie, presso un immobile comunale, già sede di una scuola e completamente ristrutturato, rifunzionalizzato (per circa 350 mila euro) e attagliato alle specifiche esigenze dell’Arma.
I lavori al nuovo edificio hanno richiesto uno sforzo economico importante da parte del dell’Amministrazione comunale di Trivero, che ha visto anche il contributo di quelli di Portula e Soprana, della Fondazione della Cassa di Risparmio di Biella e soprattutto di alcuni imprenditori locali dimostratisi sensibili alla problematica, senza i quali non sarebbe stato possibile realizzare l’opera. Un modo quindi virtuoso di fare «rete» per la sicurezza dei cittadini.
Dopo due anni, quindi, sebbene da Crevacuore l’Arma abbia continuato a operare con il personale di Trivero in maniera immutata sul territorio di competenza, che comprende anche quello dei Comuni di Soprana e Portula, i cittadini possono ritornare a fare riferimento a un presidio a loro «prossimo».
L’esigenza di non sopprimere la Stazione, potenziata invece circa due settimane fa anche dall’arrivo di un nuovo carabiniere assegnato dalla Legione CC di Torino, si è poggiata principalmente sull’interesse dell’Arma di assicurare la sua capillarità in un territorio che si caratterizza notoriamente per essere un importante polo industriale a livello nazionale nel settore tessile, in cui, fra l’altro, si è tenuto il referendum per la fusione dei comuni di Trivero, Mosso, Valle Mosso e Soprana, che darà vita a breve ad una nuova entità comunale, quella di Valdilana, la cui sede (Trivero) ricade proprio nel territorio della nuova Stazione Carabinieri di cui potrebbe prendere anche il nome.
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