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I meravigliosi e appassionati 50 anni del Torino Club Gattinara – FOTOGALLERY

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GATTINARA – «Amicizia, rispetto, attaccamento al colore della maglia». Sono i valori ai quali, da 50 anni, si ispira il Torino Club Gattinara, che si è riunito sabato scorso al ristorante Il Vigneto per festeggiare insieme a tanti amici questa importante ricorrenza.

Valori, come ha ricordato il presidente del Club Giorgio Noca in avvio di serata, condivisi fin da subito, dal momento della nascita, «tra le mura di quello che allora era il bar Roito poi diventato “Derby”» attraverso gli anni e fino a oggi. «Grazie a chi, nel lontano 1973» ha proseguito il presidente, «aveva pensato di costituire il Club, persone come Mario Cominazzi, Benito Ferrari, Lino Balasso, Eugenio Cervellin e altri, che purtroppo non sono più con noi, ai quali siamo veramente grati per l’impegno e per l’amore sempre rivolti alla squadra granata».

Una serata molto molto densa (di emozioni) e profonda (di sentimenti) quella di sabato scorso. Alla quale ha accolto l’invito a partecipare anche Stefano Venneri, speaker ufficiale del Torino FC, che ha fatto da animatore, conduttore, moderatore trascinandoci tutti come se fossimo allo Stadio.

E poi, be’, i grandi e illustri ospiti, gente a cui il popolo granata sarà eternamente grato: insieme agli altri fortissimi uomini di Gigi Radice ci hanno regalato lo scudetto nella stagione 1975/1976, l’ultimo (per ora: sperare non è ancora vietato) della storia, unica davvero, del Torino Calcio. Insieme a tutti noi tifosi, a spegnere le simboliche candeline (e mentre sullo schermo scorrevano i fotogrammi di 50 anni di tifo e passione) c’erano appunto anche gli indimenticabili Renato Zaccarelli (Zac), Roberto «Faina» Salvadori, Claudio Sala «il poeta del gol» e l’altro Sala, Patrizio.
L’Inno del Toro di Valerio Liboni, e tutti in piedi a saltare modello Maratona sventolando sciarpe e bandiere: eccola lì, inossidabile e inalterabile, la fede granata.

Poi la distribuzione di omaggi e le premiazioni: sono stati gli stessi ex calciatori a consegnare i riconoscimenti ai soci fondatori del Club nonché a Maura Ferraris, fedelissima da sempre e che continua a seguire le partite dai gradoni della storica curva.

Spazio e tempo anche per una divertente intervista di Stefano Venneri ai quattro graditi ospiti. E lì sono emersi ricordi, aneddoti, rievocazioni di un passato sfolgorante e prezioso; certo, anche prezioso: vale moltissimo, e lo conserviamo gelosamente.

Un passato nel quale, tanto per fare un nome su tutti, rientra anche Gigi Meroni, scomparso tragicamente (non si contano, purtroppo e lo sappiamo bene, tra le fila del Torino, le sfortune e la cattiva sorte) il 15 ottobre del 1967. Un lungo e commosso applauso, sabato, si è alzato in sala da parte di tutta la platea nel ricordo della «farfalla granata».
Per chiudere una serata meravigliosa, il taglio della torta del cinquantesimo.

E ancora tanti auguri al Torino Club Gattinara, ché continui lungo la strada tracciata mezzo secolo fa raccogliendo il testimone passato dai fondatori, sempre sotto il segno del Toro, sempre col Toro addosso.

 

Luisa Lana

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