Attualità
Il Bonus Cultura c’è, però…
Per promuovere e diffondere la cultura tra i giovani, lo scorso anno il ministero per i Beni e le Attività Culturali e la presidenza del Consiglio dei Ministri hanno varato il Bonus Cultura, un programma che permette ai neo diciottenni di ottenere 500€ da spendere in cinema, musica, concerti, eventi culturali, libri, musei, teatro e corsi di vario tipo. Perché quest’iniziativa risulti utile e formativa occorre però che venga supportata da strutture e servizi in possesso di tutte le informazioni necessarie e aperti a contribuire alla crescita culturale dei ragazzi; purtroppo, però, non è sempre così.
È accaduto anche a Borgosesia, quando un ragazzo interessato a sottoscrivere un abbonamento alla stagione teatrale si è sentito rispondere che il metodo di pagamento tramite Bonus Cultura non sarebbe stato accettato perché non previsto. I trasferimenti di denaro del Bonus Cultura, sono, infatti, gestiti da un’applicazione esterna «18App» attraverso la quale ogni utente può decidere a quali finalità destinare i propri soldi; non si tratta quindi di uno sconto o di un’agevolazione, semplicemente di un circuito online diverso da quello del bonifico tradizionale. Davanti a questo mancato servizio non ci perde solo chi gestisce gli abbonamenti della stagione teatrale, ma anche e soprattutto i ragazzi valsesiani che, lontani da grandi centri come Milano e Torino, si trovano sempre di più in difficoltà a frequentare luoghi e ad assistere a iniziative culturali in zona capaci di suscitare il loro interesse. Questo penalizza anche il nostro territorio che dovrebbe offrire spunti e possibilità ai ragazzi e dimostrarsi aperto verso iniziative statali come questa. Rimane comunque la speranza che questo episodio possa servire da incentivo alle strutture della zona come musei, teatri e cinema per aprirsi a queste nuove iniziative, cercando di coinvolgere sempre di più i ragazzi in progetti ed eventi culturali.
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