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Il Carnevale di Varallo in Spagna per condividere la tradizione della paniccia

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VARALLO – La paniccia è una delle tradizioni più antiche di Varallo e della Valsesia. Dal 17 al 19 novembre, il Comitato Carnevale di Varallo ha portato questo piatto all’estero, in Spagna, per un raduno dedicato ai minestroni tipici che, anche in alcuni paesi della Catalogna e dintorni, vengono preparati durante il periodo carnascialesco.

Qualche mese fa, infatti, il presidente del Comitato, Matteo Curri, era stato contattato da un gruppo di cuochi di Vidreres, tra Barcellona e Girona: anche loro ogni anno, nel giorno di Martedì Grasso, preparano un minestrone cotto in grandi pentoloni e conosciuto con il nome di escudelles o ranxo che viene poi distribuito gratuitamente alla popolazione. Nei giorni precedenti si tiene una sottoscrizione porta a porta per sostenere questa tradizione.
Proprio come accade a Varallo per la paniccia.

E il paese di Vidreres non è il solo: ogni anno il gruppo dei cuochi del ranxo si ritrova con altri centri spagnoli, del Principato di Andorra e francesi, tutti accomunati da varianti simili di questa tradizione. Scoperta la paniccia attraverso un video su YouTube, i cuochi delle escudelles hanno invitato Varallo a partecipare al raduno di quest’anno, la decima edizione.

E così, nell’ambito di una manifestazione più ampia e ricca di eventi, ognuno dei paesi «della paniccia», per chiamarla con il nome valsesiano, domenica 19 novembre ha preparato il proprio piatto tipico a Vidreres. Il pubblico ha potuto assaggiare le diverse varianti e venire a conoscenza di tutte le peculiarità delle varie usanze. Il giorno precedente, sabato 18, si è tenuta una «cena della fratellanza» tra i cuochi e anche un incontro che ha spiegato quali possibilità esistono per candidare queste tradizioni a patrimonio Unesco.

Durante la conferenza, si è parlato anche di un tema molto attuale: la presenza femminile nelle fila dei comitati organizzatori e tra i cuochi di questi minestroni dal sapore di carnevale.

Per il Comitato Carnevale di Varallo al raduno hanno partecipato anche cinque cuochi della paniccia, ovviamente Marcantonio e Cecca con guardie e damigelle (rigorosamente in costume).

Partecipare a questa trasferta-scambio culturale ha rappresentato una preziosa opportunità per conoscere storie e usanze lontane ma in fondo così simili a quelle valsesiane, e soprattutto si è potuto «esportare» un po’ della magia delle nostre secolari tradizioni.

I più sentiti ringraziamenti da parte del Comitato varallino vanno ai cuochi del ranxo di Vidreres per la calorosa accoglienza.

Nel frattempo, a Varallo sono già cominciati i lavori dietro le quinte per l’organizzazione dell’edizione 2024 del carnevale, che si protrarrà, come da tradizione, dal 6 gennaio fino al Mercoledì delle Ceneri, il 14 febbraio.

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