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Si è concluso ufficialmente il corso di cucina 2025 “La ricchezza degli ortaggi”

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Si è concluso ufficialmente il corso di cucina 2025 “La ricchezza degli ortaggi”

VARALLO – Il corso di cucina 2025 “La ricchezza degli ortaggi” organizzato dall’Istituto Alberghiero di Varallo e dalla Lilt si è concluso ufficialmente martedì 27 maggio con una lezione pratica: una passeggiata a Dovesio ed Arboerio, organizzata dalla Professoressa Angela Maria Vicario, Dirigente dell’Istituto Alberghiero, Direttore dell’Orto botanico di Guardabosone e referente scientifica del Giardino alpino di Fum Bitz nel Parco dell’Alta Valsesia, per imparare a riconoscere le erbe alimentari, ma anche quelle tossiche, o addirittura mortali.

Si è concluso ufficialmente il corso di cucina 2025 “La ricchezza degli ortaggi”

Semplicemente camminando lungo la strada asfaltata che conduce alle due frazioni di Varallo, osservando lo splendido muretto a secco, ecosistema protetto dall’Unesco, si è aperto un mondo. Angela Vicario, validamente coadiuvata dal botanico Gianfranco Rotti, ha presentato piante, erbe, arbusti: dall’“erba cornacchia”, l’erba dei cantanti, alla Celidonia Maior, che secerne un lattice che riduce le mitosi cellulari, alle piante infestanti come la Buddleja davidii, classificata come pianta invasiva e pericolosa, ben più della Robinia, alla Fallopia japonica, illustrando la differenza tra Geranium, che cresce spontaneo nel bosco e Pelargonium che adorna i nostri balconi. Erba betonica, Achillea, Sambuco, Valeriana, Rumex acetosa, Euforbia, Uva turca, già nominata dal Manzoni come presente nell’orto di Renzo, ma anche l’Hosta dalle grandi foglie ornamentali, che predilige i luoghi ombrosi, gli alberi, come l’Ontano, che brucia anche quando è ancora verde oppure bagnato, perché contiene una resina, dal legno tanto resistente da essere stato utilizzato per realizzare i pali che sostengono Venezia, e l’Iperico, utilizzato per fare un prezioso olio che lenisce le scottature: ogni pianta è stata individuata e descritta con grande passione e competenza.

Ultima tappa dell’itinerario naturalistico è stato la suggestiva Villa Eremo ad Arboerio, trasformata ora in dimora privata con un ricco giardino, favorito dall’insolazione e dalla posizione riparata dai venti.

La Dirigente sta creando nel parco antistante l’Istituto Alberghiero un: “Giardino delle piante aromatiche da cucina”. Con l’aiuto di Tito Princisvalle, guardiaparco in pensione, è stato preparato il terreno, vangandolo e cospargendolo con una pacciamatura naturale costituita da foglie, rami, raccolti nel parco dell’edificio, triturati e cosparsi in modo uniforme: “Da problema a risorsa”. Quando il terreno sarà stato reso soffice dai lombrichi e dai collemboli verranno inserite le piantine.

Dal gusto alla bellezza: nello spazio che sarà coltivato sono stati posizionati dei paletti sui quali verranno fatte arrampicare delle rose tradizionali, dai petali carnosi, rosso intenso, utilizzabili in pasticceria.
All’inizio del nuovo anno scolastico, nel Salone Belle Epoque dell’Istituto Alberghiero, verranno consegnati i diplomi di partecipazione al Corso di cucina ed un libricino che conterrà le ricette proposte dai tre Chef negli incontri del Corso.

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