Attualità
Il «Ghemme Social Comics»
GHEMME – Domenica 2 giugno si è svolto il primo «Ghemme Social Comics», un progetto con specifici obiettivi educativi e, al tempo stesso, un vero e proprio esperimento sociale. Il centro di aggregazione diffuso «Made in Ghemme», nato nel 2016, ha creato un evento di grande portata con il contributo derivato da un bando vinto dal Comune e organizzato insieme a CreativeComics di Torino, a Vedogiovane, al Ciss di Borgomanero e altri enti di matrice sociale.
Il «Ghemme Social Comics»
I fautori dell’iniziativa sono stati gli stessi ragazzi frequentanti il centro, con i loro colleghi del «Monfreestyle» di Casale Monferrato, realtà «cugina» di Made in Ghemme, anch’essa gestita dall’educatore Sebastiano Guida. La giornata, che si è svolta al Parco Gianoli, dove il centro ha sede, si è aperta con una doverosa spiegazione di che cos’è la comunità educante presente in paese e sulla genesi del «Ghemme Social Comics»: Guida ha raccontato che sono stati gli stessi giovani a proporre e progettare l’evento, diventando membri attivi dello staff. Nel centro viene spesso utilizzato lo strumento della «cittadinanza attiva» e attraverso quest’iniziativa i ragazzi si sono messi a disposizione della comunità con il loro impegno ed entusiasmo.
Dopo aver spiegato che lo stesso spazio scelto per il Comics ha come manutentori una cooperativa di tipo B, gestita dal Consorzio sociale di Borgomanero, mentre le pulizie ordinarie sono affidate a due ospiti della Raf Disabili «Piero Serra», si è entrati nel vivo del progetto. Dapprima i giovani hanno cercato di coinvolgere diverse realtà di carattere sociale del paese, connesse al mondo del fumetto, come Carnevalspettacolo; in secondo luogo, hanno voluto dare un’impronta di turismo alternativo più giovanile al centro abitato e, in più, oltre a fare prevenzione sociale, sono state chiamate entità del Piemonte Ovest che avessero finalità comuni al Made in Ghemme, ad esempio lo Slow Game di Borgomanero, i Giocatori delle Risaie di Novara e Radio in Fiore.
«Abbiamo voluto invitare giovani artisti e le etichette indipendenti che solitamente non vengono privilegiati nei Comics tradizionali di carattere commerciale» ha, infine, evidenziato Guida. Come padrino dell’evento è stato scelto Silver (Guido Silvestri), il padre di Lupo Alberto, già cittadino onorario di Ghemme. L’educatore del centro ha ringraziato l’autore per la sua presenza, spiegando che «Spesso il personaggio Lupo Alberto è stato utilizzato per importanti campagne sociali e per questo ci è sembrato potesse essere il testimonial migliore per un’iniziativa di questo tipo».
È stata lasciata la parola a Silver che attraverso alcune domande ha raccontato come si è avvicinato al mondo del fumetto e la storia della nascita del famoso Lupo. Al termine di questo dialogo ha lanciato un appello ai giovani, esortandoli a seguire i loro sogni e ad affrontare con coraggio i sacrifici che gli stessi comportano. In seguito è stato intervistato Carlo Olivero, presidente di Carnevalspettacolo, come esponente della storia del fumetto a Ghemme, e sul palco anche Filippo Vilardo, ideatore della locandina dell’evento che presenta tra i diversi personaggi celebri del fumetto anche la stilizzazione della Beata Panacea nel Cortile della Barciocca del Castello. Dopo questo momento visita libera ai diversi stand, dove era possibile giocare con i lego, conoscere i diversi artisti presenti, partecipare a workshop e laboratori: tra questi Giampiero Ubezio, Daniele Statella, Bruno Testa, Walter Trono, Sergio Cabella, Fabrizio De Fabritiis, Andrea Osella, Marco Maselli, Gloria Meluzzi, Uomo Pasta e Ugo Verdi. Presente anche il gruppo di Cosplayers «The Age of Heroes», a causa del maltempo non si è purtroppo potuto svolgere il concerto finale degli Unnameds. Tanta la partecipazione da parte di appassionati e curiosi: una bella iniziativa che merita di essere replicata.
Complimenti ai giovanissimi organizzatori!
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