Attualità
“Il mio tempo”, il libro di poesie scritto da Giovanna Spitaleri protagonista a Varallo
Sabato 19 gennaio, alle ore 11, a Varallo nella Sala Conferenze della Biblioteca Civica “Farinone-Centa”, è stato presentato: “Il mio tempo”, di Giovanna Spitaleri.
Il Sindaco Eraldo Botta ha portato il saluto dell’Amministrazione Comunale dicendo che momenti di incontro come questo: “Fanno bene, perché parlare di poesia è sempre qualcosa di positivo che aiuta ad innalzarsi dal quotidiano”, Aristide Torri, Presidente del Consiglio di Biblioteca, ha aggiunto che è ancora più significativo il fatto che si tratti di una poetessa donna: “La grande poesia classica è scritta nei ricordi scolastici di ciascuno di noi, ma soprattutto ha lasciato un segno tangibile nelle nostre vite, evocando sensazioni e sentimenti: così oggi ringraziamo Giovanna Spitaleri, nostra concittadina, che ci offre questo regalo di poesia contemporanea”.
In sala, tra il pubblico, era presente anche l’artista Claudio Bonomi, autore del Pinnacolo Faro sul ponte Antonini, una luce per illuminare un presente complesso e spesso controverso, ma che chiede di essere interpretato attraverso l’arte e che la poesia può aiutare a rendere intellegibile.
La pittrice Nelly, Marilena Orso, che non ha potuto essere presente perché in questo momento lavora in Francia, ha donato a Giovanna Spitaleri il dipinto utilizzato nella quarta di copertina.
La poetessa varallese ha spiegato come la sua vena poetica si sia manifestata e sviluppata dall’inizio degli anni Novanta, quando cominciò a comporre poesie per reagire alla morte dell’amatissimo padre Gaetano e da allora ogni “vittoria” poetica l’ha dedicata al suo Papà: “La formazione è avvenuta leggendo ed analizzando i poeti classici ed avvicinandomi alla poesia contemporanea, guidata dal poeta Elio Pecora, che mi ha spronata a continuare a comporre, cercando di far emergere il mio mondo interiore, esprimendomi con un linguaggio alto, utilizzando anche parole che non appartengono al quotidiano, ma assumono una particolare valenza poetica, adottando una sintassi articolata in periodi ampi, costruiti attraverso accumulazioni che vanno specificando i concetti sintetizzati nei titoli dati alle poesie, nati sempre dopo aver completato l’esposizione poetica, come sintesi incisive”.
I successi non sono mancati: molte poesie furono pubblicate sui giornali locali e premiate in concorsi e rassegne nazionali
Il mio tempo è stato dedicato: “Alle mie figlie Elisa e Rossella, ai miei nipoti Nicolò e Beatrice e a tutte le persone che hanno saputo trasmettermi positività”. L’ultima poesia del libro, che è stata scritta dal nipotino Nicolò e premiata alla rassegna poetica varallese organizzata a settembre al teatro civico da Otmaro Maestrini della Otma Edizioni, rappresenta un ideale passaggio di testimone, una sorta di anello di congiunzione tra presente e futuro.
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