Attualità
Il nuovo libro dedicato alla Regina Incoronata
VARALLO – Ormai da tempo esaurito il volume «L’Incoronata», pubblicato nel 2008 a seguito del completamento dei restauri della Cappella che ospita la statua, la Parrocchia di San Gaudenzio, dopo i restauri della statua lignea policroma della Regina Incoronata, ha pubblicato un nuovo libro, completamente rinnovato nei testi e nell’apparato iconografico, intitolato «Regina Incoronata», edito dal Centro Libri, con contributi di più autori, che riflettono le diverse competenze.
Il volume è stato presentato sabato 9 dicembre in Collegiata, avvalendosi anche della proiezione di un video di Matteo Osella, con la voce dell’attore Daniele Conserva, che racconta la storia della statua e ne documenta i restauri.
Rosangela Canuto, presidente del Centro Libri Punto d’Incontro, ha introdotto la presentazione e ha poi lasciato la parola agli autori.
I vari interventi sono stati intercalati da intermezzi musicali di giovanissimi musicisti: Andrea Mattioli al clarinetto e Mattia Salina al pianoforte, e del maestro Dario Colombo, che ha suonato il maestoso organo accompagnato da Andrea Dealberto alla tromba, passando poi al pianoforte, accompagnato allo xilofono dal figlio Riccardo.
«La statua veicola il sacro in modo potente e il suo potere taumaturgico si è manifestato nei secoli»: don Roberto ha ricordato come durante il periodo della pandemia la Madonna Incoronata fu esposta consecutivamente per tre mesi, accanto all’altare, per chiedere aiuto nella fase più critica del covid, così come aveva scongiurato il contagio della peste nel Seicento.
Don Damiano Pomi ha spiegato l’impostazione della nuova pubblicazione, in cui i capitoli sono titolati con versi dell’Inno ufficiale alla Madonna Incoronata, parole e musica di monsignor canonico Pietro Sganzetta. Nelle nuove ricerche è emersa la figura di padre Benedetto da Milano, un frate francescano residente presso il convento del Sacro Monte, che è all’origine della plurisecolare devozione alla Madonna Incoronata, la cui vita fu pubblicata nel 1747 dal Chiara in un’edizione presente in biblioteca civica a Varallo.
Nel 2008 grazie a Imago Veritatis erano stati ricomposti gli affreschi della Dormitio Virginis e si era scoperto che la Madonna del Sacro Monte raffigurata dal Ferrari era proprio l’Incoronata, immagine che servì da modello alla statua voluta da Don Giovanni Battista Regaldi dopo la scampata peste.
Il contributo di Federica Tarasco, «La statua: confronti stilistici e attribuzioni», permette di ipotizzare delle attribuzioni dell’opera ma purtroppo non sono stati individuati né un contratto, né una ricevuta. Andrea Ghilardi si sofferma sulla devozione e sull’iconografia dell’Incoronata, mentre Maria Grazia Cagna Pagnone ripropone il suo precedente studio sulla Cappella e la Confraternita.
Il delicato e complesso restauro è stato trattato da don Gabriele Tibaldi, che ha evidenziato l’eccellenza della Bottega Nicola di Aramengo, che prima ha proceduto alla pulitura, esaminando le parti più danneggiate e facendo un progetto d’intervento che ha fatto emergere particolari decorativi più antichi sotto la superficie del manto. Le parti della statua più «cambiate» sono state il volto della Vergine, riportato all’incarnato originale, e i volti degli Angeli. I danni più importanti sono stati integrati con foglia d’oro di tono leggermente minore e da ritocchi leggeri ad acquerello. Al termine don Gabriele ha rassicurato i fedeli, perché, nonostante il restauro, «la statua tornerà a essere portata in processione, scenderà per le strade, ma occorrerà prendersi cura del prezioso manufatto con uno sguardo nuovo».
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