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Il “PaladAdda”… sarà realtà?

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Qualche domenica fa, ricevendo le chiavi della città di Varallo dal primo cittadino Eraldo Botta, Re Marcantonio aveva auspicato la futura realizzazione di un salone polivalente: basterebbe una copertura sulle ex Scuderie di Palazzo d’Adda, in modo da consentirne l’utilizzo su tutto l’anno, senza soluzione di continuità nonostante l’alternarsi delle stagioni e degli eventi atmosferici.
Vero che «a carnevale ogni scherzo vale» ma il progetto, già preso in considerazione negli anni scorsi, sta recuperando terreno e riprendendo quota.
«Sì, in effetti insieme alla Soprintendenza, competente per il rilascio delle necessarie autorizzazioni, stiamo valutando la possibilità di concretizzare quest’idea» dice il sindaco Botta, che è stato recentemente in Svizzera, a Locarno, dove ha visitato una mostra allestita in una struttura che richiama proprio quella di Palazzo d’Adda e che è appunto «coperta».
«Una compagnia teatrale amatoriale operativa a Locarno verrà a proporre uno dei suoi spettacoli nel nostro Civico, il 4 di maggio» spiega Botta. «Un paio di settimana fa regista e attori mi hanno invitato ad andare a trovarli. Ne ho approfittato per visitare l’esposizione delle opere di Flavio Bertinotti, artista che vive a Omegna ma che ha origini valsesiane. Arrivano infatti proprio dalla Valmastallone alcune delle radici che, da lui “rielaborate”, sono in mostra nel palazzo della Società Elettrica Sopracenerina, i cui spazi assomigliano parecchio a quelli della struttura varallese».
Una somiglianza che potrebbe diventare ancora più marcata prevedendo di «chiudere» la parte ancora aperta delle ex Scuderie con una copertura in vetro e acciaio: «Per poter disporre di un ambiente adatto a ogni tipo di evento e che sia utilizzabile 365 giorni all’anno. Ci stiamo lavorando».

E tu cosa ne pensi?

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