Attualità
Il Piemonte pronto per le vaccinazioni anti-Covid
“La possibilità di evitare la terza fase dipende anche dalla capacità di vaccinare in fretta – ha sostenuto il presidente Cirio – I primi vaccini arriveranno in Piemonte il 21 gennaio e serviranno per personale sanitario, medici, infermieri e gli ospiti delle residenze per anziani. Noi siamo pronti, abbiamo risposto con celerità, con impegno e con concretezza”.
La fase1 del piano della Regione ha individuato 28 ospedali dove il vaccino verrà consegnato da Pzifer per essere somministrato in 50 giorni a 93.000 dipendenti delle aziende sanitari, 48.000 ospiti delle Rsa e 34.000 operatori di queste strutture (il richiamo della seconda dose deve avvenire tra il 19° e il 23° giorno dalla prima).
Per concludere l’operazione saranno attivate squadre composte da un medico, 4 infermieri per l’inoculazione, 4 operatori socio-sanitari per l’igienizzazione e 3 amministrativi per le pratiche burocratiche. L’operatività sarà garantita 7 giorni su 7.
La Regione ha lanciato una gara per l’acquisto di 30 congelatori con capacità di conservare da -80° a vicino agli 0 gradi ogni tipo di vaccino che verrà usato.
Una volta che le persone avranno espresso il loro consenso si procederà alla prenotazione. La vaccinazione non sarà obbligatoria, ma fortemente raccomandata. Il vaccino, ha ricordato Rinaudo, non è obbligatorio.
“Ma secondo me – ha affermato Rinaudo – giuridicamente avrebbe retto il confronto con le norme costituzionali rendere il vaccino obbligatorio per il personale sanitario, che non può correre il rischio di contagiare i pazienti. La scelta politica però è stata diversa. Per evitare di vanificare uno sforzo tanto imponente, abbiamo già chiesto la collaborazione dei sindacati: non possiamo mettere in piedi una macchina organizzativa complicatissima e rischiare un flop a causa della non adesione dei soggetti che dovrebbero essere vaccinati”.
Immagine di repertorio
You must be logged in to post a comment Login