Attualità
Il ricordo di Roberto Mazzone
Il ricordo di Roberto Mazzone scritto da Simone Pirazzi
Caro Roberto
Ci vediamo un’altra volta qui, sotto il tuo campanile. Mi dicevi sempre che suonava, come ha sempre suonato, per noi della Gattera, già alla “Riccia”, mi raccontavi, i rintocchi non si sentivano più. Ha scandito la tua vita e tu, con la tua “Dindinela”, la nostra: i momenti di felicità, i nostri matrimoni, la festa della Gattera e del Falco.
Non riesco a pensare di passare dalla cascina e non trovarti per fare due parole, per parlare del Toro, delle Orme o della batteria di Franz Di Cioccio.
Ci dicevi sempre di andare lontano, ma senza mai dimenticarci da dove venivamo, con umiltà, e sempre nel rispetto delle persone e delle cose (e poi ci facevamo una risata).
Il regalo più grande me lo hai fatto venendo al mio matrimonio: allegro, sereno, felice, ti ricordo così.
Adesso ci dobbiamo salutare, e, come tu dicevi del tuo papà, che veneravi: “Livio, the Boss”, anche io ti dico che per noi tu eri il Boss. Ciao Roberto, The Boss.
Simone Pirazzi
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