Attualità
Il Rifugio Ca’ Mea sul Monte Tovo inaugura la nuova terrazza panoramica
Il Rifugio Gilodi «Ca’ Mea» sul Monte Tovo inaugura la stagione invernale dalla nuova terrazza in legno che offre una splendida vista su Borgosesia e un ampio panorama sulle montagne circostanti.
Il Rifugio Ca’ Mea sul Monte Tovo inaugura la nuova terrazza panoramica
L’«Associazione Pro Rifugio Monte Tovo», presieduta da Giuseppe Gallina, dopo mesi di duro lavoro e grazie al contributo degli instancabili volontari, ha terminato gli ultimi dettagli della terrazza che ha una pavimentazione adatta a qualunque tipo di supporto per la deambulazione.
Si tratta del secondo lotto del ben più grande progetto di rinnovamento che da qualche anno (il tutto è iniziato nel 2019 con l’avvio del rifacimento dei bagni interni per disabili e poi messo momentaneamente in stand-by per ragioni sostanzialmente burocratiche e tecniche) ha come protagonista il rifugio borgosesiano con l’obiettivo di renderlo accessibile a tutti.
L’ampia pedana in lunghe travi di legno sarà usufruibile da escursionisti e dagli ospiti del rifugio che, godendo (in particolar modo nella stagione invernale) del calore del sole, potranno fermarsi a riposare e a trascorrere qualche momento in compagnia. Ma sarà soprattutto un valore aggiunto della struttura che, così facendo, permetterà l’accesso e il movimento agevole di persone con disabilità motoria. Oltre all’aspetto funzionale, la nuova struttura ha anche un importante pregio estetico che costituisce un elemento attrattivo per i visitatori.
I lavori però non sono finiti: in primavera potrebbe già iniziare la costruzione della nuova strada e del parcheggio disabili. Per essere veramente «per tutti» il Ca’ Mea deve ancora compiere qualche piccolo aggiustamento: al momento è infatti raggiungibile in macchina dalle due strade (da Foresto e da Doccio), ma l’ultimo tratto che collega l’asfalto all’ingresso del Rifugio è ancora esclusivo a mezzi 4×4 o fuoristrada ed è perlopiù percorso a piedi, con evidente disagio per chi ha problemi di movimento. Con l’ultima fase del progetto l’Associazione vuole rendere agevole ogni accesso al rifugio.
Questo inverno sarà presentata in Comune la sanatoria che andrà a sistemare alcune irregolarità rilevate dai documenti catastali e con essa sarà illustrata anche l’ultima trance del progetto che riguarderà il cortile retrostante l’edificio.
Questo sarebbe dunque il terzo lotto dei lavori che prevede la realizzazione della strada che dall’asfalto della carrozzabile porta al parcheggio per disabili che sarà costruito a fianco del Rifugio, nella parte posteriore e l’ultimo passo sarà l’apertura della nuova porta di accesso in piano.
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