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Il Rotary Club Valsesia accoglie il governatore del distretto 2031: Michelangelo De Biasio

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Per il Rotary Club Valsesia giovedì 10 ottobre la visita del Governatore del Distretto 2031, Michelangelo De Biasio, è stato un momento molto importante della vita sociale, un incontro che ha arricchito i soci e lasciato una traccia profonda nell’operatività del Club stesso.

Prima di iniziare ufficialmente la serata, il Presidente Daniele Salezze, ha rivolto un pensiero di solidarietà ai valsesiani colpiti duramente dall’alluvione.

De Biasio, laurea in Ingegneria Meccanica, inizia la sua attività lavorativa come progettista in una multinazionale americana produttrice di macchine utensili speciali ed in seguito avvia un nuovo stabilimento di produzione su licenza in Polonia. Successivamente passa ad un’attività tecnico-commerciale, fino ad essere Direttore Commerciale per l’Italia e l’estero, sempre nell’ambito di prodotti tecnologici, ed infine opera in posizione di alta Direzione in una primaria società multinazionale nel campo dell’organizzazione, del marketing e della gestione. Conclude l’attività professionale nell’area della consulenza di Direzione e come docente di Economia ed Organizzazione Aziendale presso l’Università di Torino.

Il Governatore, facendo riferimento al messaggio del nuovo Presidente del Rotary International, Holger Knaack, un tedesco che segna un’assoluta novità rispetto ai Presidenti nord americani, un uomo pragmatico che vede nel Rotary un’azienda, da gestire al meglio per ottenere dei risultati, intendendo con il termine azienda un gruppo di persone che operano in modo organizzato e coordinato per raggiungere un obiettivo condiviso. Il Rotary, come altri Club di servizio in Europa, sta invecchiando, anche se il numero di rotariani è stabile: l’Oriente sta crescendo, mentre l’Occidente è in contrazione. “Il tempo non si fermerà ad aspettare noi”: il Rotary, oltre ad aggiornarsi continuamente, deve fare di più per l’ambiente, e il 21 marzo, giornata mondiale dell’ambiente, i rotariani faranno qualcosa di concreto sul loro territorio. Ci deve essere anche un cambiamento di mentalità: la differenza di generazione è una ricchezza ed in quest’ottica è stata decisa una modifica dello status del Rotaract dove i giovani restavano fino a trent’anni prima di poter entrare nel Rotary: “I giovani sono più brillanti, energetici, si danno da fare. I Rotaractiani sono più veloci, più efficaci e anche impazienti, desiderano vedere risultati immediato e fanno il necessario per realizzare subito l’obiettivo”, quindi è stato abolito il limite di età. Il governatore ha sottolineato l’importanza della “cultura del fare”, citando l’esperienza dei ragazzi torinesi che al termine del mercato si fanno regalare l’invenduto, lo suddividono e lo ridistribuiscono a coloro che ne hanno bisogno.

Il tema dell’anno 2020- 2021, scelto dal Presidente Internazionale, è: “Rotary Open Opportunities”, sintetizzato graficamente in tre porte aperte che simboleggiano il Rotary,l’Inner Wheel e il Rotaract.

Michelangelo De Biasio, dopo aver spiegato il suo tema, sintetizzato in un simbolo grafico legato alla sequenza di Fibonacci: “Dal semplice rigore della matematica possiamo arrivare all’armonia della forma e della musica. Dall’adeguamento delle nostre azioni alle regole rotariane possiamo arrivare all’armonia delle nostre vite”, ha parlato della rivista: “Dialoghi”, molto diversa dal normale bollettino di una associazione, che si propone di fornire, ai membri della stessa, notizie sulla vita sociale e sui programmi: “Questo, al contrario, vuole contribuire a dare un senso al nostro essere rotariani: non vogliamo insegnare nulla, sia chiaro, ma fornire degli spunti per invogliare tutti i Soci ad approfondire i vari aspetti della nostra complessa organizzazione”.

De Biasio ha concluso il suo intervento ricordando l’importanza per tutti i Rotary Club di depositare i loro documenti presso l’Archivio di Stato di Torino come memoria per le generazioni successive e presentando il service distrettuale: il Progetto CON-TATTO, che verrà avviato ufficialmente il prossimo 19 ottobre: “Nasce dall’intuizione di quattro amici: Alessandro Bocchi, Graziano Lomagistro, Luca Rivoira e Carmelo Velardo, accomunati dalla passione per il “cammino”, che mettendo insieme le loro competenze professionali e le loro esperienze umane hanno deciso di realizzare, attraverso un approccio scientifico guidato dal Dott. Roberto Keller, un progetto abilitativo che potrà consentire a persone con Autismo di migliorare competenze e autonomia. Gli obiettivi fondamentali del progetto riguardano principalmente il potenziamento delle abilità adattive da intendersi come l’insieme di capacità che permettono all’individuo con Autismo di sviluppare modalità più armoniche di “stare” nel proprio ambiente di vita. Capacità che riguardano essenzialmente l’area della cura del sé, l’area della comunicazione, l’area delle relazioni sociali, l’uso delle risorse della comunità e, più in generale, lo sviluppo dell’autodeterminazione. Il punto innovativo è di lavorare su queste abilità durante un percorso itinerante”.

L’Assistente del Governatore Carlo Boccaccini è intervenuto al termine della serata elogiando il Rotary Club Valsesia: “Lavorate molto bene e i tre Global Grant lo dimostrano ampiamente”.

Piera Mazzone

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