Attualità
In Piemonte 37 milioni per recuperare le liste di attesa
Approvata dalla Giunta regionale la ripartizione delle risorse economiche alle aziende sanitarie per il recupero delle liste d’attesa.
Si tratta complessivamente di oltre 36 milioni e 800.000 euro di risorse aggiuntive, alle quali si aggiungono 3 milioni di euro all’Asl Città di Torino, in qualità di azienda capofila, per il potenziamento del Centro unico di prenotazione regionale.
L’assessore alla Sanità fa presente che fino al 24 per cento di queste risorse potrà essere utilizzato dalle aziende sanitarie per avvalersi delle prestazioni delle strutture private e che entro il 31 maggio 2022 le strutture private accreditate che erogano prestazioni per conto e a carico del Servizio sanitario regionale sono tenute a rendere disponibile nel sistema Cup regionale il 100 per cento delle agende destinate alla prenotazione delle prime visite e altre prestazioni di primo accesso, con un periodo transitorio dal 1° giugno al 31 agosto 2022 per l’adeguamento della propria organizzazione e dei sistemi informatici.
La delibera prevede anche che la validità delle ricette di primo accesso relative alle prestazioni diagnostico-specialistiche, in assenza di appuntamento programmato, siano rideterminate in 60 giorni anziché 180, mentre rimane confermata in 180 giorni la durata della validità delle ricette di accessi successivi al primo e di accesso diretto relative alle prestazioni diagnostico-specialistiche.
A questo proposito l’assessore rileva come le aziende sanitarie abbiano chiari gli obiettivi sul recupero delle prestazioni di ricovero, specialistica ambulatoriale e screening oncologici, e ricorda che entro giugno andrà recuperato il 30 per cento delle liste d’attesa sulle prestazioni ambulatoriali di primo accesso, mentre entro settembre il sistema dovrà essere in grado di prendere attivamente in carico tutte le prescrizioni di primo accesso previste dal piano nazionale. Prima della fine del 2022 si vogliono recuperare tutte le visite, le prestazioni e gli interventi rispetto al 2019 e al periodo pre-Covid.
Il cronoprogramma verrà controllato dalla Direzione Sanità della Regione Piemonte mediante un apposito monitoraggio trimestrale.
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