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Inaugurata a Varallo la mostra: “Ricordando Barbara”

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Inaugurata a Varallo la mostra: “Ricordando Barbara”

VARALLO – Ieri, martedì 27 agosto, alle ore 11, in Biblioteca a Varallo è stata inaugurata la mostra: “Ricordando Barbara”.

Inaugurata a Varallo la mostra: “Ricordando Barbara”

Luigi Avenoso, Gino, il marito di Barbara ha ricordato l’incontro e il matrimonio nel 1995, gli anni felici, interrotti solo dalla scomparsa di Barbara, il 30 gennaio di quest’anno: “Lei aveva sempre un sorriso sulle labbra, pensava al nostro futuro, era positiva”.

La mostra, impaginata con l’aiuto di Marisa Brugo e Remy Coates, volontarie presso la Biblioteca, si articola seguendo i diversi filoni della creatività di questa giovane donna autodidatta, inesausta sperimentatrice: pittura con i grandi quadri dai colori scuri, e dalle forme taglienti, del periodo in cui combatteva contro la malattia e la metteva fuori da sé, “sotto vetro sulla tela”, accanto ad altri più leggeri ed evanescenti, che ritraggono la natura in tutte le sue declinazioni di verde. Dagli oli si passa alla tecnica mista, utilizzata per gli amati gatti, realizzati con l’inserzione di fiori, foglie, pizzi, piccole perle: il suo lavoro da fiorista, esercitato prima a Borgosesia e poi a Romagnano, l’aveva abituata a comporre, assemblando forme e colori, realizzando opere di grande effetto.

Accanto la pittura Barbara frequentò i corsi alla Scuola Artus di Serravalle con Carlo Re, e realizzò un grande tondo in terracotta, ma anche un cavallino iridescente, perché creato con la tecnica della ceramica raku.

Amante della poesia, componeva in versi liberi, che poi affidava alla pubblicazione sui giornali locali. Gino le ha pazientemente raccolte, mentre Guerriero Marotta le ha impaginate ricreando l’anima gentile di Barbara definita: “Fragile, delicata e speciale: una donna come ce ne sono poche al mondo, molto coraggiosa”. Alberto Daffara, Assessore dell’Unione Montana dei Comuni, era un amico della coppia e avrebbe voluto intervenire, ma non è riuscito a dire nulla per l’emozione, così come la fidata Yuba, che l’accompagnò negli ultimi mesi e la ricorda come una donna unica.

L’amore per la natura si traduceva in ricerca delle varie piante per fotografarle e poi compilare schede che avrebbero dovuto far parte di un libro, realizzato seguendo anche i consigli del botanico Mario Soster.
Tra il numeroso pubblico c’erano anche la suocera, e il cognato di Barbara, i vicini di casa, molti amici e la sua prima Maestra, Liviana Righes, che la ricorda come una bambina speciale, sempre alla ricerca di cose nuove, curiosa e interessata a tutto.

Barbara ha lasciato molti ricordi positivi, è stata un esempio di persona che amava la vita e pensava al futuro, riuscendo a trarre fuori i suoi talenti per donarli agli altri, senza mai compiangersi o lamentarsi.

La mostra sarà visitabile fino a mercoledì 4 settembre, oltre che negli orari di apertura al pubblico della Biblioteca: dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 18.30, martedì anche al mattino dalle 9 alle 12 e sabato dalle 9 alle 12, anche sabato dalle 15 alle 19 e domenica dalle 15 alle 19.

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