Attualità
Incendio a Vanzone: sul terreno secco le fiamme sono «scappate via» più facilmente
Se in su si aspetta (e con ansia) la neve, più in basso s’attende perlomeno la pioggia. La cui latitanza si fa sentire. Come è successo per l’incendio che ha interessato, la zona intorno a Vanzone. Le fiamme si sono sviluppate (sulle cause è attualmente in corso una indagine) dall’anello dei «Lagoni» poi, appunto complice il terreno estremamente secco, sono velocissimamente salite in verticale lungo la mulattiera che porta prima alle cappellette e poi alla chiesa di Santa Maria.
«Siamo intervenuti poco dopo le segnalazioni fatte da cittadini» ricorda Corrado Busnelli, caposquadra dell’AIB borgosesiana. «Sul posto c’erano già i Vigili del Fuoco insieme ai quali nelle ore successive abbiamo spento il fuoco concludendo l’operazione intorno alle 4,30. Era però chiaro che, col terreno caldo e col vento previsto per lunedì, qualche focolaio sarebbe potuto ripartire. E in effetti è andata così, con le fiamme che nel corso della giornata hanno raggiunto un’altezza notevole, oltre tre metri. Nel pomeriggio sono intervenuti i Canadair, visto l’appesantirsi della situazione, che ci ha portati a un certo punto vicino alle abitazioni, per un controllo preventivo. A supporto sono arrivate le squadre AIB di Azoglio, Grignasco, Valduggia e più tardi anche Quarona, che ha poi presidiato il posto».
«Per fortuna» prosegue Busnelli «non si sono verificati danni a persone o cose, tranne, in parte, alla staccionata che delimita l’area di Santa Maria. Nella giornata di martedì si è proceduto con la bonifica e l’incendio è stato dichiarato spento alle 12 di mercoledì».
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