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Inner Wheel Valsesia ha presentato l’ultimo service dell’anno

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VARALLO – Venerdì 17 giugno, l’Inner Wheel Club di Valsesia si è ritrovato nel Salone d’Onore di Palazzo dei Musei a Varallo (sede della Pinacoteca e del Museo di Scienze Naturali «Don Pietro Calderini») per concludere l’anno sociale all’insegna della cultura, con la presentazione dell’ultimo service dell’anno e la riconferma a presidente per il 2022/23 di Fiorella Di Marco Proietti.

Il Museo Calderini di Varallo venne creato per volontà del prof. don Pietro Calderini, appassionato naturalista nel 1867 come Museo di Storia naturale. L’attuale allestimento propone la visita al salone naturalistico, al secondo piano del Palazzo, e ai due allestimenti temporanei a piano terra, dedicati alle collezioni etnografica ed egizia. Proprio sulla collezione di reperti Egizi si è focalizzato l’interesse del Club che ha aderito alla campagna «Adotta l’Egizio», volta a ricercare sponsor per sostenere i lavori di recupero e restauro degli antichi oggetti.

L’Inner Wheel di Valsesia ha finanziato il restauro conservativo di tre statuine egizie, individuate nel corso di un incontro con la direttrice del museo dott. Paola Angeleri e la curatrice dott. Marta Coloberti. Si tratta di tre statuette lignee della collezione egizia, entrate a far parte del patrimonio di Palazzo dei Musei nella seconda metà dell’Ottocento. I tre oggetti rappresentano una Iside lactans e due, di minori dimensioni e con un vano contenitore sul retro, Osiride assiso in trono, e sono riferibili al Periodo Tardo della storia egizia (672 a.C.-332 a.C.).

I reperti hanno anche un particolare valore didattico poiché lo studio della civiltà egizia accompagna e ha accompagnato ognuno di noi nel corso degli studi e sono molti gli istituti del territorio che tutti gli anni partecipano ai laboratori e alle attività didattiche proposte a Palazzo dei Musei. E’ auspicabile che il recupero del patrimonio possa dare l’opportunità a bambini e studenti degli Istituti scolastici del territorio di avere un primo approccio con questa civiltà così remota ma altrettanto fascinosa, senza necessariamente dovere andare lontano. La statua più grande, dall’indubbio magnetismo, rappresenta una madre assisa nell’atto di allattare. Colpisce il modo che ha di sorreggere il bimbo quasi nell’atto di mostrarlo a chi guarda. Si tratta di una Iside Lactans, la dea femminile più importante del Pantheon egizio con il figlio Horus, una divinità altrettanto importante. Questa raffigurazione ha dato inizio alle rappresentazioni iconografiche delle Iside romane per arrivare alle Madonne in Trono con Bambino.

Le altre due statuette restaurate raffigurano la controparte maschile del culto, Osiride, la divinità maschile più importante nonché marito di Iside, divinità degli inferi e dei defunti ma anche divinità della resurrezione e dell’aldilà. Il restauro conservativo è consistito nella rimozione della patina di sporco, riportando alla luce tracce di finitura in oro e piccoli lacerti di colore che fanno presumere che in origine la statuetta fosse interamente colorata, sul capo di Iside è visibile un foro che probabilmente serviva da alloggiamento per la corona piumata, presente nelle raffigurazioni tipiche della divinità. Per le due statue raffiguranti Osiride si è proceduto a pulizia con rimozione della patina che le ricopriva, facendo risaltare piccoli frammenti dell’antica doratura.

La loro particolarità si trova sul retro dove si può osservare un piccolo vano: questi oggetti raffiguranti le divinità erano votivi e venivano donati come offerta alla divinità e non di rado contenevano delle mummie. In una delle due statuette è infatti stata trovata una piccola mummia di animale, si pensa un piccolo uccello o un piccolo rettile.

Al termine della presentazione del restauro e della visita al Museo Calderini, la serata è proseguita al Ristorante Italia di Varallo con un momento di convivialità e di festa e con lo sguardo già rivolto al prossimo anno.

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