Attualità
“Intricate semplicità”, mostra dell’artista Enrico Pettinaroli a Grignasco
“Intricate semplicità”, mostra dell’artista Enrico Pettinaroli: un rammarico, troppo breve l’esposizione in una delle luminose sale della Biblioteca Società Operaia di Grignasco, tanto che forse a molti sarà passata inosservata, mentre è stata un’occasione unica per riflettere sulla semplicità, in un mondo che troppo spesso fa confusione scambiando la complessità per disordine. Il titolo, un felice ossimoro, accosta due termini diversi tra loro per creare un contrasto, suscitando attesa e curiosità.
“Intricate semplicità”, mostra dell’artista Enrico Pettinaroli a Grignasco
In mostra sono esposti disegni a carboncino in tecnica monotipo: “Pensare il proprio dipingere, dedicarlo al foglio cui apparterrà dopo la pressione, perdendo una prima fase del lavoro per ottenere l’originale”. E’ l’unica tecnica grafica che produce opere uniche, contravvenendo alla tipicità dell’arte grafica di realizzare multipli. I disegni erano esposti su cavalletti come fossero ancora nello studio dell’artista e attendessero la destinazione di quella singola linea continua che compone figure, volti, sguardi. Pettinaroli crea una polifonia per raccontare con una metafora la vita delle donne, mai lineare, caratterizzata da soste, ripensamenti, riprese veloci, smarrimenti. Le donne non stanno mai ferme, ma spesso il corpo e la mente compiono percorsi completamente differenti, come nelle figure esposte in posizioni frontali, di profilo, volti, busti, corpi, che nascono da un segno sicuro, ma preparato ai cambiamenti.
L’incontro dedicato ai Bibliotecari, incentrato sulla comunicazione, è stato la felice occasione per visitare la mostra, composta da opere collocate in sequenza, con alle spalle scaffali colmi di libri e altri che attendono di essere riempiti. La cifra comunicativa che crea un rapporto tra opera d’arte e chi si specchia è stata l’attesa di cosa verrà dopo, racchiusa nel seme gettato da queste donne che hanno lasciato un’impronta indelebile nel mondo. Con l’armonia delle forme l’artista invita a sostare, riflettere, guardarsi intorno, comunicare e non perdersi in un vagabondare solitario.
Grazie a Enrico per questo omaggio di pensiero e di cuore.
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