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La 57a edizione di Vinitaly si è chiusa con un bilancio entusiasmante per il Piemonte

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La 57a edizione di Vinitaly si è chiusa con un bilancio entusiasmante per il Piemonte

La 57a edizione di Vinitaly si è conclusa con un bilancio per il Piemonte che non si esita a definire entusiasmante. L’Area Piemonte, 1.500 metri quadri nel Padiglione 10, ha visto 106 produttori di tutto il territorio, riuniti nei 14 consorzi di tutela che fanno capo a Piemonte Land of Wine.

La 57a edizione di Vinitaly si è chiusa con un bilancio entusiasmante per il Piemonte

L’analisi dell’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni: «Il bilancio finale ha confermato le aspettative della vigilia. Per la promozione del vino e in generale dell’agroalimentare piemontese, Vinitaly 2025 è stato il palcoscenico della svolta. Il brand “Eccellenza Piemonte – Piemonte is” ha ricevuto un lancio fortissimo. Il messaggio della campagna è stato percepito a 360°, ha conquistato tutti, ha letteralmente “spaccato”. E sono già molti i produttori che in questi giorni ci hanno chiesto come potersene fregiare».

Lo stand del Piemonte era il più grande fra quelli delle Regioni italiane, ed è stato sempre gettonatissimo. Sono stati ospiti dell’Area Piemonte, fra gli altri, i commissari europei all’Agricoltura Christophe Hansen e alla Salute Olivér Várhelyi, il ministro dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste Francesco Lollobrigida e il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato. Spiega Bongioanni: «Ringrazio il ministro Lollobrigida che ci ha offerto l’occasione storica di incontrare nel nostro spazio due commissari europei titolari di deleghe strategiche per chi si occupa di agroalimentare. Abbiamo fatto conoscere loro la nocciola piemontese Igp e altri prodotti della filiera, e l’Alta Langa Docg. Il Vino dell’anno 2025 è stata un’autentica superstar, una scoperta per moltissimi. Compresa la regione maggior produttrice vinicola d’Italia, il Veneto: l’assessore Federico Caner, che è anche il coordinatore nazionale della Commissione Politiche Agricole, ne è stato conquistato e ha riconosciuto l’altissima qualità del nostro prodotto».

Sul tema dei dazi nessuna accelerazione e nessun panico. «È una fase in cui non dobbiamo avere fretta o arrivare a scontri – commenta Bongioanni – ma lavorare in sintonia con il Governo per mettere eventualmente a punto misure di sostegno che vadano ad agire in modo mirato là dove ce ne sarà maggiore necessità. Sto lavorando per creare una massima sinergia con le Regioni con cui il Piemonte condivide la stessa forte vocazione vitivinicola».

Il bilancio di Francesco Monchiero, presidente di Piemonte Land of Wine che ha anche curato il coordinamento generale dell’Area Piemonte: «Abbiamo iniziato quest’avventura con la novità dei dazi. I vini piemontesi sono considerati con un occhio di riguardo da tutti i mercati perché rappresentiamo l’eccellenza: nei quattro giorni di fiera abbiamo avuto contatti con persone interessate da tutto il mondo, compresi gli Usa. Da parte delle aziende si percepisce grande ottimismo: in Piemonte noi produttori siamo tutti figli di contadini, i nostri nonni hanno saputo sopravvivere alla malora, e anche con qualche sacrificio riusciremo a farcela anche questa volta». E già si profilano novità sulla geografia dei mercati. «Dopo il Covid l’Asia aveva sofferto. In questo Vinitaly abbiamo assistito al ritorno deciso del mercato asiatico che è tornato in crescita. Anche per questo come Land of Wine saremo a fine maggio al Wine Expo di Singapore».

Mariacristina Castelletta, presidente del Consorzio Alta Langa: «Il riconoscimento conferito dalla Regione Piemonte all’Alta Langa Docg ha acceso i riflettori sulle Alte Bollicine Piemontesi anche a Vinitaly, dove, nel padiglione Piemonte, l’Alta Langa è stata protagonista e molto richiesta dal pubblico italiano e internazionale. È un riconoscimento prezioso, che celebra l’orgoglio piemontese e valorizza il rigore, la costante ricerca della qualità e dell’eccellenza, il lavoro quotidiano dei viticoltori, dei produttori e dell’intero Consorzio. Fin dall’inizio il nostro percorso si è sviluppato in stretta sintonia con la Regione: per questo siamo orgogliosi e profondamente grati di essere, nel 2025, al fianco della Regione come vino ufficiale delle più importanti iniziative istituzionali del Piemonte».

«Si chiude un’edizione di Vinitaly positiva, nonostante il timore dovuto all’annuncio dei dazi americani. Abbiamo avuto un buon riscontro in termini di buyer stranieri, non solo americani ma anche provenienti da altri Paesi come India, Francia e Germania – commenta il presidente del Consorzio Asti Docg Stefano Ricagno. – Siamo soddisfatti anche della risposta che abbiamo avuto dal mercato interno, dove come denominazione abbiamo ancora della strada da fare. In fiera gli operatori italiani sono stati parte integrante del business delle nostre aziende, e questo è un ottimo punto di partenza per iniziare a performare meglio anche in casa. Esportiamo infatti circa il 90% della nostra produzione e nell’attuale contesto geopolitico mondiale puntare di più sui consumatori del Belpaese diventa quanto mai necessario».

Infine i ringraziamenti di Bongioanni: «Voglio esprimere il mio grazie più vivo al Presidente Alberto Cirio per la vicinanza e fiducia, e alla squadra che ha contribuito a questo successo: la struttura dell’Assessorato con il direttore Paolo Balocco, la vicedirettrice Daniela Caracciolo, i dirigenti Riccardo Brocardo, Gianfranco Latino e Claudia Guasco, Andrea Marelli, Elena Piva e il mio staff con il capo segreteria Rocco Pulitanò, Pier Paolo Guelfo, Nicola Perna e Selina Chiapello».

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