Attualità
La Croce Rossa ha accolto il presidente nazionale, Rosario Valastro visita i laboratori di Varallo
VARALLO – Nel suo ruolo di presidente nazionale di Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro aveva conosciuto, però in maniera indiretta, anche le attività portate avanti dal Comitato di Borgosesia, e in particolar modo quelle svolte nei laboratori di sartoria e maglieria allestiti nella sede CRI di Varallo in via Stampa 2.
La Croce Rossa ha accolto il presidente nazionale, Rosario Valastro visita i laboratori di Varallo
L’idea di insegnare alle donne a cucire, e quindi di metterle nella condizione di apprendere per poi poter entrare nel mondo del lavoro, creando un ambiente di scambio che valorizza il rapporto umano, la reciprocità, la dimensione dell’affettività e della condivisione è piaciuta così tanto al presidente CRI da farlo salire fino a Varallo per vedere da vicino come funziona il progetto.
«Questa è un’attività straordinaria» ha detto Rosario Valastro, «racconta la grande evoluzione che c’è stata nell’impegno sociale di Croce Rossa. E’ il tentativo riuscito di rendere autonome le persone, di offrire loro gli strumenti adatti a imparare e poi a fare. Si tratta veramente di un grande impatto sulla comunità, di una pratica da esportare e che nello stesso tempo riqualifica in modo eccellente le abilità artigianali del nostro Paese, mestieri che così non vanno persi ma anzi recuperati. Questo progetto dona alle persona un domani, trasmette il rispetto e la dignità dell’uomo».
All’intervento di Valastro sono seguite le parole della presidente del Comitato di Borgosesia Daniela Denicola che ha naturalmente ringraziato il gradito ospite rivolgendo poi il grazie suo e di tutta la Croce Rossa al Comune di Varallo, rappresentato per l’occasione dal sindaco arch. Pietro Bondetti e dall’assessore al Socio-assistenziale Enrica Poletti, per la concessione in comodato degli spazi, molto belli e funzionali tra l’altro, di via Stampa.
Piera Goio, anima, insieme ad Antonella De Regis, del progetto sartoriale si è soffermata sull’aspetto «umano» proprio di queste attività, avviate ormai da anni e che incarnano perfettamente i principi guida della Croce Rossa offrendo a donne svantaggiate una valida opportunità.
Di lavoro innanzitutto, per se stesse ma anche per altri, negozi che affidano piccole opere di riparazione e rammendo, aziende tessili del territorio in cerca di personale formato.
Di nuovi incontri: delle corsiste, in arrivo da diversi Paesi (Bangladesh, Brasile, Costa d’Avorio, Israele, Italia, Marocco, Portogallo, Peru, Ucraina) e che spesso hanno alle spalle storie difficili, pesanti, complicate, con insegnanti e volontari e di questi con le corsiste. Perché, come ha ricordato Piera Goio, questo progetto ha portato e porta con sé il seme della conoscenza, dell’amicizia, dell’integrazione, del sostegno e della collaborazione reciproci. Un mutuo scambio, quindi, di esperienze, voglia di fare, di prendere e dare supporto. Tutto questo grazie a chi, in modi differenti ma con lo stesso desiderio di aiutare, ha creduto nel progetto garantendo il suo avvio e poi la sua prosecuzione.
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