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La “Ferrari” del laser in Urologia, tecnologia all’avanguardia al Santi Pietro e Paolo di Borgosesia

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BORGOSESIA – E’ stata inaugurata la scorsa settimana, con il primo intervento eseguito interamente in endoscopia, la nuova tecnologia al laser in dotazione al reparto di Urologia dell’Ospedale SS. Pietro e Paolo di Borgosesia.

Una strumentazione all’avanguardia che utilizza una fonte energetica al Tulio e che, soprattutto, permetterà di ridurre l’invasività delle operazioni, apportando notevoli benefici ai pazienti.

Il dott. Giovanni Cipollone, Direttore della Struttura Complessa Urologia dell’Asl di Vercelli, ci ha spiegato in cosa consiste la novità di questa apparecchiatura: «Questa tecnologia arrivata anche all’Ospedale di Borgosesia viene utilizzata principalmente nella terapia dell’ipertrofia prostatica benigna, patologia molto frequente nella popolazione maschile, nel trattamento dei tumori superficiali della vescica e dell’uretere e nell’asportazione di tumori renali di dimensioni piccole. Grazie al raggio laser di cui è dotata, per il trattamento di queste patologie non sarà più necessario ricorrere a incisioni, ma, nella maggior parte dei casi, si potrà procedere per via endoscopica che è sicuramente meno invasiva».

I vantaggi si vedono soprattutto negli interventi che interessano la prostata: con una potenza pari a 150 watt, il laser al Tulio è in grado di eseguire simultaneamente taglio e cicatrizzazione dei tessuti: «Un’azione» continua il dott. Cipollone «che è in grado di limitare al minimo le perdite ematiche riducendo anche i problemi legati alla coagulazione: un grande beneficio, soprattutto perché provoca minori rischi in pazienti cardiopatici. Ma non solo, questa tecnologia ha diversi altri vantaggi, come la notevole diminuzione della degenza ospedaliera post-operatoria, ridotta a sole 48 ore».

Inoltre, sfruttando un particolare processo di vaporizzazione, l’utilizzo del laser è applicabile anche agli interventi di esportazione di calcolosi urinaria e nel trattamento di patologie tumorali al rene, motivo per cui si pensa che questa tecnologia possa sostituire quasi al 100% le operazioni finora eseguite «a cielo aperto»: «L’impiego delle tecnologie con energia laser è il motore trainante per la ricerca e per le operazioni di Urologia contemporanee, soprattutto a fronte dei vantaggi offerti e del minor numero di complicanze rispetto alle metodiche classiche: per esempio, nel caso di patologie tumorali al rene siamo in grado di colpire la zona interessata senza dover ricorrere all’esportazione dell’organo. Al momento, tutti gli interventi che richiedono l’utilizzo del laser saranno eseguiti principalmente da me, in attesa della crescita professionale dei miei collaboratori. Un domani tutte le operazioni saranno in via endoscopica, proprio come già facciamo nella nostra Asl».

A compiere il primo intervento di urologia endoscopica al Santi Pietro e Paolo è stato proprio il dott. Cipollone che, tra i due reparti di Vercelli e Borgosesia, è a capo di un’equipe composta da altri nove medici ultimamente, è molto richiesta in interventi di questo tipo: «A Borgosesia abbiamo la fortuna di avere “la Ferrari” dei laser, una strumentazione all’avanguardia, che richiama pazienti anche provenienti da altre Asl o, addirittura, da altre regioni. Questo è sicuramente motivo di orgoglio per l’Ospedale e per la nostra Asl per il livello di specializzazione raggiunto»

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