Attualità
«La Scuola in Valle»: il progetto per l’inclusione sociale chiude il primo anno di operatività in positivo
BORGOSESIA – È tempo di pagelle (per restare in tema) per «La Scuola in Valle»: a un anno dal lancio del progetto, sabato 3 si è tenuto il convegno conclusivo del primo ciclo di corsi di formazione per adulti e stranieri coordinato dalle associazioni «Eufemia ODV» di Varallo e «La Zattera ODV» di Pray, in collaborazione con diversi enti valsesiani e valsesserini, tra cui i Comuni di Borgosesia, Quarona, Varallo, Pray, Coggiola, Crevacuore e Grignasco.
L’incontro, che si è tenuto nel centro sociale di via Giordano, è servito per stilare un primo bilancio di quanto raggiunto con l’attivazione dei percorsi di formazione linguistica, di preparazione al diploma di scuola media, di licenza di guida e di informatizzazione, finalizzati all’integrazione sociale e alla crescita personale degli utenti coinvolti. Silvia Scarati, presidente di Eufemia commenta il lavoro fatto negli scorsi mesi: «Siamo riusciti a mettere in atto un’azione importante in un’area difficile perché periferica e lontana dai centri e dalle grandi città dove normalmente si trovano questi servizi. Per dare la possibilità agli stranieri di crescere, migliorare la propria integrazione sociale e facilitare l’accesso ai servizi, essere insomma autonomi, la base è l’ottenimento della certificazione linguistica e grazie al nostro progetto in molti ce l’hanno fatta. Abbiamo avuto 85 iscritti ai corsi di italiano, 35 dei quali hanno già sostenuto l’esame e ottenuto un diploma».
In tutto, gli utenti iscritti ai corsi formativi in una delle quattro aree, sono stati circa 170: un numero importante che evidenzia la necessità di sportelli, come Frend attivo a Borgosesia centro nevralgico delle attività, dove rivolgersi e ricevere supporto e istruzione: «Con l’attenzione di dare una formazione di qualità, oltre agli insegnanti formati, abbiamo avuto la fortuna di avere anche dei volontari preparati, precisi, pazienti e disponibili. Il tutto fa ben sperare che il nostro progetto abbia una programmazione a lungo termine» continua Silvia Scarati «Il nostro obiettivo rimane sempre lo stesso: riuscire ad attuare in Valsesia un punto erogativo perenne, tramite il quale ricevere le richieste degli utenti e organizzare corsi di formazione per adulti e per stranieri in modo continuativo. Perché, non ci stancheremo mai di ribadirlo, l’inclusione sociale è possibile solo attraverso l’istruzione».
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