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La Stellina Ginevra? Sempre meglio!

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QUARONA – Ogni tanto torniamo a parlare della piccola (insomma, piccola, è cresciuta parecchio: c’era più niente che le andasse bene, si è dovuto praticamente rinnovarle il guardaroba!) Langhi, la Stellina Ginevra come fin da subito tutti l’hanno chiamata: perché è una vera stella, preziosa e brillante. Ora la «Ginny» frequenta la seconda elementare: va d’accordissimo con i compagni, che la coinvolgono in ogni attività.

«Lei adora stare insieme agli altri bambini» ci dice Anna Maura Zanfa, che, fin da subito, appena appreso il caso di Ginevra, se l’è preso a cuore in modo da dare il più possibile, appellandosi alla generosità e alla solidarietà della gente, una mano a lei e ai suoi genitori. «Fin dai tempi della Scuola d’infanzia ha mostrato la sua curiosità e il desiderio di interagire con gli altri. Le piace avere compagnia. E poi, adesso, con tutti i progressi che ha fatto, manifesta ancora di più questa sua voglia di vicinanze e amicizie».

Per un certo tempo Ginevra è stata curata (lei soffre della Sindrome di West, diagnosticata quando la bimba aveva qualche mese) dal dott. Russi, a Barcellona, in Spagna. Chiaro, le trasferte, oltre a essere fisicamente pesanti sia per la piccola che per papà e mamma, richiedevano uno sforzo economico non indifferente. Si è allora riusciti a individuare un altro medico, il dott. Guerrini, attivo in Italia, al Meyer di Firenze, e che è in contatto, per il trattamento delle patologie neurologiche nei bambini, con lo stesso dott. Russi. E’ stata quindi proposta alla famiglia Langhi (e ad altre che hanno figli piccoli con disturbi di carattere neurologico) una cura sperimentale, alla quale la nostra Stellina ha risposto benissimo.

«Intanto è evidente che vorrebbe parlare» spiega ancora Anna Maura, «rapportarsi col prossimo non soltanto sulla base di una semplice gestualità, e che quindi ha piena consapevolezza di sé, che è capace di “scegliere”».
«E’ regolarmente seguita da una logopedista per quanto riguarda il linguaggio e l’espressione verbale, e da una fisioterapista: pensa che ora, a differenza di prima, riesce mantenersi seduta da sola, con la schiena dritta. Il prossimo obiettivo è quello di portarla a stare in piedi e poi, piano piano, a camminare».

«Noi la chiamiamo “Stellina” ma in realtà la Ginevra è una “guerriera”: un esempio per tutti a non mollare, a continuare a crederci e a provare. E la conferma della sua determinazione sta appunto negli incredibili progressi che ha fatto. Il programma di riabilitazione e cure costa molto» conclude Anna Maura Zanfa, «e ringrazio, a nome dei signori Langhi, chi ha donato e continua a donare, nonché l’impegno di Fondazione Valsesia, per riuscire a dare un futuro sempre meno complicato alla piccola. Tengo infine a ricordare, a quelle famiglie che dovessero sfortunatamente trovarsi nella condizione di gestire un figlio con queste problematiche che le terapie esistono, che si può intervenire per un miglioramento della qualità della vita: chi volesse ulteriori informazioni può rivolgersi direttamente a me».

Da parte nostra segnaliamo che la sottoscrizione avviata da Fondazione Valsesia per le esigenze di Ginevra è sempre aperta, con Iban IT55 C060 8544 9000 0000 1001 092 e causale «La Stellina Ginevra».

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