Attualità
“L’allegro cancan della banca di Olonia”: il nuovo libro di Mario Alzati
Nel maggio 2018 a Grignasco, nell’antica Chiesa di Santa Maria delle Grazie, dopo l’inaugurazione della mostra Vanitas della artista-fotografa Enrica Pastore, era stato presentato il volume dello scrittore Mario Alzati: “La bella gioventù di Olonia”, ambientato in quello che al tempo dell’Unità d’Italia, avrebbe dovuto essere il risultato dell’unione dei due Comuni della Valle Olona: Gorla Minore e Gorla Maggiore, un microcosmo animato da personaggi che l’autore crea e tratteggia con ironia, facendoli evadere da un facile localismo.
Alzati, già insegnante ed autore di libri per la scuola, indagatore di archivi e responsabile dell’archivio di Gorla Maggiore, trova nell’inesauribile miniera dei documenti l’ispirazione per raccontare la storia attraverso la letteratura. La “saga” di Olonia, pubblicata a partire dal 2015 da Pietro Macchione Editore di Varese: “Le morose del segretario del fascio di Olonia”, “Il notaio libertino di Olonia”, “L’allegro cancan della banca di Olonia” (romanzo che è anche stato trasformato in una rappresentazione teatrale), “La bella gioventù di Olonia”, è ormai giunta al quinto romanzo: “Moglie a Olonia…dané in Svizzera”. I cinque libri sono già stati oggetto di oltre duecento presentazioni in Lombardia e Piemonte (prossimamente anche in Svizzera) presso istituzioni culturali diverse e in contesti differenti: dall’incontro con gli studenti liceali, alla lezione di scrittura creativa, dalla rievocazione di un evento storico, al caffè letterario.
Anche se ogni romanzo racconta una storia compiuta, si tratta di un vero e proprio ciclo, ambientato nella provincia lombarda, negli anni che vanno dalla Prima guerra mondiale al 1968. I romanzi costituiscono una rivisitazione della storia d’Italia attraverso le vicende e lo sguardo di una piccola comunità in cui si muovono donne e uomini comuni, con le loro aspirazioni e le loro passioni, le loro grandezze e le loro miserie. Storie di provincia e memorie nazionali, in cui si riconoscono paesi e territori divisi da confini amministrativi, ma uniti da un sentire condiviso, da una comunanza di ricordi tramandati attraverso le generazioni. L’autore ha scelto di non utilizzare la narrazione asettica dei libri di storia, ma di trasformare la storia in un racconto di vicende quotidiane o straordinarie, intrecciate con quadri di costume dell’epoca, intriso di bonaria ironia e lontano dalla retorica e dal moralismo.
A Varallo in Biblioteca sabato 23 marzo alle ore 11, sarà presentato: “L’allegro cancan della banca di Olonia”, sviluppato tra la Cooperativa Agricola alla quale vengono affidati i risparmi, come se si trattasse di una banca e Lulù, un’affascinante ballerina di cancan.
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