Attualità
L’Alpàa 2025: una tradizione che resiste, una comunità che si rinnova

VARALLO – Cari concittadini, l’Alpàa, storica manifestazione di Varallo, arriva quest’anno alla 49ª edizione. In quasi cinquant’anni molte cose sono cambiate: i fondatori hanno lasciato spazio a nuove generazioni, e anche il modo di vivere l’evento e il territorio si è trasformato. Tuttavia, una cosa è rimasta invariata: la volontà di portare avanti l’Alpàa con lo stesso entusiasmo e lo stesso impegno riconoscendone la sua chiara importanza.
L’Alpàa 2025: una tradizione che resiste, una comunità che si rinnova
Come presidente del comitato organizzatore, in rappresentanza di tutto il mio gruppo, desidero condividere alcune riflessioni con voi, soprattutto alla luce dei numerosi commenti che sono emersi in città e sui social media. Riteniamo importante mantenere un dialogo aperto e costruttivo, consapevoli che alcuni suggerimenti possano rappresentare spunti utili per il futuro della manifestazione. Allo stesso tempo, preferiamo non entrare nel merito di osservazioni di natura prettamente politica: il nostro intento è unire la comunità piuttosto che dividerla.
L’Alpàa è organizzata da un gruppo di 13 volontari, persone che dedicano il loro tempo libero a questa iniziativa senza alcun ritorno economico. Ogni aspetto dell’evento – dalla pubblicità alla gestione degli stand, dalla contrattazione degli artisti alla sicurezza – è seguito con cura e passione. E’ uno sforzo collettivo che richiede impegno costante, soprattutto considerando la complessità e l’ampiezza dell’evento.
Siamo consapevoli delle criticità e dei punti su cui lavorare: è un percorso in evoluzione, e stiamo mettendo in campo tutte le energie per migliorare e innovare l’Alpàa. Con umiltà ma grande determinazione puntiamo a raggiungere insieme la 50ª edizione.
Tuttavia, per farlo, abbiamo bisogno del sostegno di tutta la comunità: non solo attraverso commenti o critiche, ma con idee, proposte concrete e disponibilità a collaborare. Non cerchiamo riconoscimenti personali né medaglie, desideriamo semplicemente fare qualcosa di positivo per Varallo e la Valsesia.
E’ vero, il supporto economico ricevuto da enti come il Comune, la Regione e altre istituzioni è fondamentale, e senza di esso sarebbe difficile continuare. Però questo è solo una parte del quadro complessivo. Con un bilancio che supera i 600mila euro, molto dipende anche dal lavoro dei volontari e dalla collaborazione con sponsor, espositori e realtà locali che partecipano alla manifestazione. Tra i costi più rilevanti, per fare qualche esempio, quello della sicurezza, il cui investimento aumenta ogni anno e supera i 50mila euro, e i cachet degli artisti, sempre più alti, che ci spingono a rivedere costantemente programmazione e strategia. Anche le forniture e le strutture, dai palchi ai servizi igienici, superano i 200mioa euro, rendendo indispensabile un’attenta pianificazione. Per garantire la sostenibilità economica abbiamo iniziato ad adottare diverse soluzioni innovative come l’Alpàa Brick e Alpàa+, ci siamo impegnati nella raccolta fondi attraverso bandi e abbiamo innovato quelle che oggi sono le sponsorizzazioni digitali e le modalità di promozione dell’evento.
Il nostro invito è semplice: partecipate, condividete idee, mettetevi in gioco con noi.
L’Alpàa non è solo un evento, non è qualcosa di 13 volontari, è una tradizione che appartiene a tutti noi.
Vi aspettiamo l’11 luglio per l’inaugurazione di questa 49ª edizione. Chiunque abbia proposte, suggerimenti o voglia di dare una mano sarà il benvenuto. Scriveteci, perché il nostro dialogo con la comunità è sempre aperto.
Con affetto e riconoscenza, il presidente del Comitato Alpàa
Gianni Iacolino

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