Attualità
L’ANA Valsesiana ha consegnato due importanti riconoscimenti
«Alpino dell’anno» è il riconoscimento che ormai da un po’, in questo periodo, l’ANA Valsesiana assegna a chi si sia distinto per particolari impegno e dedizione e lavoro. Per il 2021, e con una cerimonia certamente sottotono rispetto al passato (ma l’emergenza sanitaria, seppur, e meno male, in misura molto minore, condiziona ancora la nostra quotidianità e ci impone restrizioni, attenzioni e, insieme, ci consiglia tanta tanta cautela), il premio è stato consegnato in sede sezionale a Roccapietra, all’aperto, nell’ampio spazio antistante la struttura.
L’occasione è stata quella dell’altrettanto tradizionale Santa Messa in suffragio degli Alpini «andati avanti» officiata dal prevosto di Varallo don Roberto Collarini.
«Alpino dell’Anno» edizione 2021 non è in realtà solo uno ma tanti: il riconoscimento è infatti andato alla Protezione Civile della Valsesiana «per il prezioso e continuo impegno profuso in questi due anni in aiuto alla popolazione».
Ma la giornata, benché appunto «ridimensionata» nel suo esporsi, ha visto anche un altro importante momento: per la prima volta in cento anni (eh sì, perché la nel 2022 taglierà il traguardo del secolo di costituzione) la nostra sezione può vantare una delle sue Penne Nere eletta in seno al Consiglio nazionale Ana.
E’ l’Alpino Paolo Saviolo, del Gruppo di Gattinara, appunto nel Direttivo generale ANA: a lui sabato il presidente Gianni Mora a nome di tutta la Valsesiana ha consegnata una targa per augurargli buon lavoro e, ovviamente, per trasmettergli tutto l’orgoglio di fronte a un incarico tanto prestigioso e di grande responsabilità.
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