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«Largo Club alpino Italiano – Sezione di Varallo 1867» scoperta la targa

VARALLO – Alle 10,30 di giovedì 19 giugno, sull’Allea di corso Roma proprio di fronte al cancello d’ingresso di Villa Durio, residenza municipale, alla presenza del sindaco Pietro Bondetti, del vice sindaco Eraldo Botta, del sottoscritto nella veste di presidente della Sezione di Varallo del CAI e del presidente generale del CAI Antonio Montani, nonché del prevosto don Roberto Collarini, è stata scoperta, dopo il taglio del nastro, la targa in bronzo sulla quale è scritto «Largo Club alpino Italiano – Sezione di Varallo 1867. Terza sezione nata in Italia».
«Largo Club alpino Italiano – Sezione di Varallo 1867» scoperta la targa
La cerimonia ha visto la partecipazione di un notevolissimo numero di soci CAI (oltre 60 persone) provenienti da tutta la valle, da Ghemme a Grignasco, da Borgosesia a Scopello, fino da Alagna, in rappresentanza della costellazione di Sottosezioni CAI che arricchiscono la storica e ultracentenaria Sezione varallese. C’erano infatti i due vice presidenti Gianluigi Avondo e Massimo Bello, molti consiglieri, i delegati, i presidenti delle Commissioni sezionali, vari past president e l’attivissimo segretario della Sezione Piero Marchi. Su tutti però spiccava la prestigiosa presenza del 98enne Ovidio Raiteri, Medaglia d’oro del CAI, accompagnato dai figli, che non ha voluto perdere lo storico avvenimento, rimanendo eroicamente in piedi, nonostante l’evidente difficoltà.
Tra i cosiddetti esterni, oltre ai curiosi, la delegazione della Sezione CAI Valsessera guidata dalla presidente Beatrice Marchisio e il presidente della Croce Rossa. Assenti giustificati per altri impegni la presidente del CAI Vercelli e il presidente del CAI Piemonte.
Il Sindaco di Varallo ha salutato i numerosi intervenuti ricordando la lunga storia della Sezione varallese del CAI, una importante associazione che ha dato lustro attraverso tanti suoi esponenti alla storia sociale e culturale della città e della valle, scusandosi alla fine che solo nel 2025 si sia arrivati a un riconoscimento così significativo con la targa e la dedicazione al CAI dello spazio antistante il Municipio.
Chi scrive d’altro canto ha manifestato la propria soddisfazione per questo evento ricordando come subito dopo il suo insediamento al vertice del Club varallese si fosse ripromesso non tanto di rilanciare ma soprattutto di consolidare la posizione del CAI come ente promotore e valorizzatore dei monti della Valsesia per i grandi impegni e meriti che persegue da ormai 158 anni.
E il coronamento è stato proprio questo riconoscimento importante da parte dell’Amministrazione comunale per cui ha ringraziato fattivamente il Sindaco Bondetti e la Giunta per questa attenzione.
Ha quindi preso la parola l’illustre ospite della giornata, Antonio Montani, che ha subito esordito dichiarandosi commosso per l’evento e la partecipazione così sentita di tanti soci, evidenziando il ruolo storico e attuale di una Sezione come quella di Varallo.
Infine, prima della benedizione della targa da parte di don Roberto Collarini, il vice sindaco Botta ha voluto portare il suo saluto ricordando tutti i soci CAI scomparsi che con la loro preziosa attività hanno fatto sì che il CAI oggi sia ancora una bella realtà per il territorio valsesiano e in particolare si è poi soffermato sulla luminosa figura di Ovidio Raiteri, fondatore del Soccorso alpino e grande animatore del CAI con tante iniziative di spessore non solo alpinistico ma anche culturale.
Uno storico evento quindi, ma soprattutto una grande festa, che ha visto insieme soci e dirigenti della Sezione e delle Sottosezioni impegnati in un grande abbraccio con l’Amministrazione comunale di Varallo. Degna conclusione poi, il brindisi finale al ristorante albergo Italia.
D’ora in poi – aggiungo io – chi percorrerà, passeggiando il bellissimo viale di Varallo, cui si affacciano le prestigiose ville storiche, non potrà che prendere atto che qui è nata ed è tuttora operativa una importante Sezione del Club alpino e chissà che non avrà poi voglia di associarsi e far parte di una grande famiglia che da sempre opera per il bene dei monti valsesiani.
Piero Carlesi, Presidente Sezione di Varallo del CAI

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