Attualità
«Le ferite della cura»: un libro per non dimenticare
Scritto dagli operatori sanitari dell’ospedale di Vercelli, è in vendita anche a Borgosesia il libro «Le ferite della cura» i cui proventi andranno all’ambulatorio per bambini autistici e all’ambulatorio per ragazzi con disturbo della condotta alimentare.
«Il libro» spiegano gli autori «è nato dall’esigenza di portare all’esterno una testimonianza di quanto è accaduto all’interno degli ospedali nella prima fase della pandemia di Covid 19: mesi di sconvolgimento, vicende tragiche e convulse e mancanza di punti di riferimento nel contesto sanitario di cui all’esterno non si è avuta la percezione fino in fondo. Nella tempesta che ha travolto tutti si sono cercati spazi per ascoltare, parole per offrire vicinanza anche quando l’angoscia era così forte da generare solo rabbia. Siamo stati connessioni, fili per riallacciare i legami tra i pazienti ricoverati in isolamento ed i loro familiari, chiusi nella stessa angoscia».
«Le ferite della cura», pubblicato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli e dell’Associazione Biud 10, rende visibile il lavoro talvolta invisibile svolto dagli Psicologi dell’Asl di Vercelli: «Un lavoro silenzioso» spiegano ancora gli autori «finalizzato a trovare significati per poter andare avanti, cercando di comprendere ciò che stava accadendo, per quanto assurdo potesse sembrare».
«E’ un libro che colpisce al cuore» commenta il sindaco Paolo Tiramani, «duro e commovente, profondamente vero nel raccontare il dramma vissuto da chi quotidianamente si è preso cura degli altri dovendo cercare anche dentro di sé risposte che non c’erano. Invito tutti a leggerlo: ci aiuterà a comprendere e a metabolizzare aspetti profondi di questo drammatico momento che tutti stiamo vivendo e ci permetterà di sostenere progetti importanti per i bambini».
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