Attualità
Le «ultime» dal carnevale varallino
Il lungo (e questo è un dato oggettivo) carnevale varallino (questo è invece «soggettivo») si è concluso, dopo aver felicemente e con successo «evaso» il programma di eventi e manifestazioni, con la seconda replica, al Civico, del Processo a Marcantonio.
La «prima» dello spettacolo (molto divertente e che ha riempito per tre volte il teatro cittadino) era andata in scena la sera delle Ceneri, prima del fatidico rogo del «Marca»: tanti applausi agli attori diretti da Giovanni Regis e che hanno proposto la commedia in due atti «Fuoco di Marcantonio», scritta a quattro mani dallo stesso Regis e da Mae Christian Pianori.
Poi sabato sera la replica, ma prima che la Compagnia Stabile del Teatro Instabile salisse sul palco, Marcantonio, Cecca e il presidente del Comitato Simone Berardi hanno consegnato la Lum d’Argento 2019.
Un riconoscimento istituito nell’ormai lontano 1977: da allora premia persone o associazioni che si siano distinte per «aver dato lustro» alla nostra città.
Quest’anno la Lum è andata a Maria Grazia Cagna, direttore dell’Archivio di Stato sezione di Varallo: insieme, custodi di un patrimonio immenso, fondamentale per conoscere la storia della valle e chi questa storia ha contribuito a farla e a trasmetterla.
Maria Grazia Cagna, anche autrice di pubblicazioni e ricerche, si è detta felice di ricevere il riconoscimento attribuitole dal Comitato Carnevale cittadino quasi al termine della sua carriera professionale: con il prossimo anno lascerà infatti il lavoro per andare in pensione.
Domenica pomeriggio, infine, appunto l’ultima replica del Processo, a scopo benefico: il ricavato andrà a sostenere le famiglie di due bambini valsesiani in difficoltà.
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