Attualità
«Legami essenziali», spettacolo del progetto La Pagina Bianca

BORGOSESIA – Venerdì 19 settembre il Cine Teatro Lux ha ospitato una serata speciale dedicata alla musica, alla memoria e alla condivisione nel contesto della malattia e dell’assistenza: L’evento è stato organizzato dagli operatori, dagli utenti e dai familiari coinvolti nel progetto dell’Unione Montana dei Comuni della Valsesia «La Pagina Bianca» nato per creare una rete di servizi gratuiti destinati a persone affette da malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e ai loro familiari.
«Legami essenziali», spettacolo del progetto La Pagina Bianca
Lo spettacolo «Legami essenziali – Sinfonia in 8 tempi oltre la memoria che sfugge» ha unito musica e teatro: sul palco c’erano gli attori Matteo Chippari e Sara Urban, il tutto accompagnato dalle musiche eseguite al violoncello, chitarra e flauto da Gabriele Artuso e Marta Fortis. Francesco Nunziata, Assessore del Comune di Borgosesia e dell’Unione Montana, ha parlato del progetto, ringraziando tutti gli operatori coinvolti e il cinema Lux che ha messo a disposizione il locale per questo lavoro corale. Irene Orsi ha presentato l’équipe di Pagina Bianca e ne ha illustrato l’obiettivo che è quello di sensibilizzare su questo tema il maggior numero di persone possibile: «E’ un viaggio che unisce arte, musica, scrittura, voci, per imparare insieme ad abitare il vuoto, per dare forma a ciò che ci sfugge. Ogni nota, ogni frammento, ogni silenzio condiviso è un atto di cura verso l’altro… è un modo per restare, sentire, ricordare anche quando fa male, creando dei legami tra ciò che resta e ciò che si perde».
Lo spettacolo era costituito più di silenzi che di parole e la parte musicale aveva la funzione di sottolineare sentimenti ed emozioni, scandendo i vari movimenti, mentre le immagini di Elisa Denti si creavano e si dissolvevano sullo schermo, piene di colori. Ogni immagine, suono, parola è stata un’occasione di riflessione, per mettere insieme frammenti di vita intrecciati in una nuova vita. Al termine Antonella, che fa parte del gruppo dei figli, ha recitato quella che è una bellissima e struggente poesia, che è stata donata a tutti i presenti, arrotolata e trattenuta da un nastrino viola, quasi un pegno di memoria da custodire: «Tu dimentichi, ma io ricordo per tutti e due…ci riconosciamo, anche se non sappiamo più chi siamo».
Foto Ermanno Orsi

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