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Le opere di Leonardo Pagani in mostra a Varallo

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Le opere di Leonardo Pagani in mostra a Varallo

VARALLO – Sabato 6 aprile, alle ore 16, a Palazzo Racchetti sede della Biblioteca di Varallo, verrà presentata una nuova mostra personale dell’artista Leonardo Pagani: “Avevo una scatola di colori forti, vivi, decisi” .
Saranno esposte ventisei opere: carboncini, pastelli, matite colorate, sanguigna, tecniche varie, tre delle quali ispirate al ciclo di romanzi dedicati ai Templari, scritti da Lorenzo Pesce.

Le opere di Leonardo Pagani in mostra a Varallo

Leonardo Pagani, nato a Borgosesia, vissuto per molti anni a Romagnano, oggi abita a Varallo. Possiede un talento naturale per il disegno e utilizzando matite, pastelli, carboncini, trasforma un foglio bianco in un paesaggio dell’anima, trovando il modo migliore per fissare un pensiero o un’emozione, legati ad un paesaggio o ad un volto. Autodidatta ha iniziato a disegnare a “grafite”, matita, poi ha frequentato a Varallo i corsi diretti dall’artista Claudia Aurelia Barbaglia, imparando ad utilizzare i pastelli. Attualmente sta seguendo un corso di disegno dal vero, tenuto dal Maestro Jacopo De Dominici. La mostra sarà visitabile fino al 21 aprile, negli orari di apertura della Biblioteca.

Alle ore 17 ci sarà la presentazione della serie di romanzi dedicati ai Cavalieri Templari di Lorenzo Pesce, scrittore, saggista e storico: Il fabbro, il templare e la reliquia, Martino da Mesnil, Da Parigi a Outremer, L’amore, l’onore, la spada dei quali il protagonista è Martino, “il fabbro che non ama la guerra”. La serie si apre con la battaglia di Benevento (1260), il salvataggio della Sindone, e porterà Martino al ritorno in Terrasanta (Outremer), dopo la caduta di San Giovanni d’Acri (1291), per conoscere la sorte di Jacopo e Martino, i due figli cavalieri templari. La lettura di questi accattivanti romanzi storici, estremamente precisi nella ricostruzione dell’epoca e dei fatti, dovrebbe essere da stimolo per conoscere di più la storia, vivendo il presente con maggiore consapevolezza.
Nel Vercellese, a Livorno Ferraris, la medievale chiesa di Santa Maria di Isana è l’unica chiesa templare in tutto il Piemonte che sia sopravvissuta fino ai giorni nostri.

Nel 1118 Hugo di Payns, su richiesta di San Bernardo di Chiaravalle, dopo la prima crociata, fondò l’Ordine Monastico-Militare dei Cavalieri del Tempio, più comunemente conosciuti come Templari, che ricevette il riconoscimento papale nel 1129. I cavaliere Templari sono stati sempre definiti come il braccio armato della Chiesa e avevano il compito di difendere i pellegrini della Terra Santa. Centinaia le leggende che avvolgono i Cavalieri Templari, come tanti sono anche i luoghi misteriosi riconducibili al loro passaggio, soprattutto nel territorio italiano. Nonostante avessero reso grandi servizi al cristianesimo, nel 1307 i Templari furono accusati dal Re Filippo IV di Francia e dal Papa Clemente V di gravi reati e di eresia. Furono quindi arrestati, torturati e processati e molti di loro, compreso il Gran Maestro Jacques de Molay, furono condannati al rogo. Nel 1312 l’Ordine del Tempio fu soppresso, tutte le mansiones, compresa quella di Isana, passarono ai Gerosolimitani.

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