Attualità
Luciano Zanetta confermato alla presidenza di Monterosa 2000
Giovedì 8 febbraio si è riunita l’assemblea di Monterosa 2000 SpA. Durante l’incontro si è provveduto a rinnovare il Consiglio di Amministrazione e il collegio sindacale. Resta alla presidenza, al suo quarto mandato, Luciano Zanetta che sarà coadiuvato in ambito CdA da Gianni Filippa, Sergio Giroldi, Chiara Morelli e Federica Toscanini.
Luciano Zanetta confermato alla presidenza di Monterosa 2000
Presidente del collegio sindacale è Paolo Moretti, al cui fianco lavoreranno Andrea Ricci e Daniela Tosi.
«Già il terzo mandato era stato qualcosa di particolare» dice Zanetta, una grande soddisfazione per me. Ora siamo al quarto, fatto assai raro: cosa dire? Grazie veramente per la fiducia che mi è stata data e poi confermata».
A Luciano Zanetta abbiamo allora chiesto di illustrarci una panoramica sui progetti futuri della società.
«Il CdA di Monterosa è fatto di persone molto innamorate del territorio» dice subito il presidente, «da sempre impegnate per lo sviluppo e la crescita della Valle. Pensiamo alla nuova ovovia Scopello-Alpe di Mera – e qui ringrazio Andrea Colla, direttore amministrativo della società, che ha svolto un lavoro egregio – fronte sul quale stiamo dedicando molto del nostro tempo. Il Ministero ci ha assegnato dieci milioni, che non vogliamo assolutamente perdere: o ci fai l’ovovia o restiamo a bocca asciutta. Quindi dobbiamo proseguire nell’operazione di reperimento delle risorse mancanti, ovviamente con il supporto del territorio. Poi c’è l’impianto di risalita al Mottarone: siamo felici che la Regione abbia deciso di finanziare il nostro progetto. Inoltre, stiamo ipotizzando di realizzare la nuova sede di Monterosa alle porte di Alagna, sul terreno ex miniere da noi acquistato un paio di anni fa. Altro “desiderio” è quello di sostituire la vecchia seggiovia delle Pisse».
Conclude Zanetta: « Tanto lavoro, è vero, tanti progetti, pensati da chi la montagna la vive, la conosce e la sa interpretare. Una grande scommessa, che contiamo di vincere».
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