Cultura
Luoghi del Cuore FAI: il Cavallero c’è
L’obiettivo era superare i 2.000 voti. Il minimo per candidarsi a possibili finanziamenti per specifici progetti di restauro, il massimo vista la dimensione del bacino di potenziale interesse e la oggettiva «perifericità» del bene segnalato.
Ebbene, il Santuario del Cavallero ce l’ha fatta. La soglia dei 2.000 voti è stata ampiamente superata e con 2.664 consensi il luogo sacro coggiolese ha scalato la classifica dei «Luoghi del Cuore» compilata dal Fondo Ambiente Italiano giungendo 24° in Piemonte e 182° in Italia. L’iniziativa di «votare e far votare» il Cavallero è stata di Debora Carluccio, che con i familiari ha sistemato un’abitazione nei pressi del Santuario ed è quindi molto legata a questo luogo di devozione caro ai sesserini. Poiché, come altri siti d’arte del territorio, il Cavallero avrebbe bisogno di una mano per conservarsi come si deve, si è mobilitata per valorizzarlo. Il superamento della soglia dei 2mila voti consentirà ora al Santuario di essere inserito in una speciale lista di «luoghi del cuore» che potranno presentare progetti di interventi conservativi, un potenziale aiuto che potrebbe farsi tangibile, nel vero spirito del FAI, capace di coniugare i principi della tutela dei beni artistici con una pratica virtuosa fatta di efficaci interventi sul campo. Quest’ottimo risultato è stato frutto dell’impegno dei promotori e del sostegno dei cittadini, che hanno votato chi sul web chi firmando gli appositi moduli disponibili nei negozi sesserini o presentati in occasione delle varie manifestazioni. Se è vero che a Coggiola c’è legittima soddisfazione per la classifica finale, a Grignasco serpeggia invece un po’ di delusione, tenuto conto del fatto che il bene su cui si puntava come luogo del cuore, la ex Chiesa di S. Maria delle Grazie non è andata oltre i 407 voti (più 24 assegnati a un’altra denominazione dello stesso bene), il che significa 43° posto in Piemonte, 373° a livello nazionale. Peccato perché anche in questo caso raggiungere la soglia di «attenzione» per possibili finanziamenti sarebbe stato sicuramente molto positivo, viste le spesso richiamate esigenze di restauro dell’edificio (che contiene preziose testimonianze pittoriche del XV e XVI secolo) e la costante penuria di risorse da destinare al recupero del patrimonio artistico. Il prossimo censimento dei luoghi del cuore si farà nel 2020… magari per allora potrà andare meglio.
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