Attualità
Lupo avvelenato sul Fenera: in azione le pattuglie cinofile antiveleno dei Carabinieri forestali
Nel Comune di Maggiora e nelle aree boscate del monte Fenera pattuglie cinofile antiveleno dei Carabinieri forestali e dei guardaparco delle Alpi Cozie hanno proceduto con una serie di ispezioni. Sono unità specializzate composte da cani selezionati e addestrati alla ricerca di bocconi avvelenati che vengono impiegate per la bonifica di aree in cui si sospetta la presenza di esche letali posizionate dall’uomo.
Le ricerche sono scattate a seguito del ritrovamento, nei giorni scorsi, di una carcassa di lupo che non presentava segni esteriori di lesioni. I carabinieri forestali di Gozzano hanno recuperato la carcassa e avviato gli accertamenti autoptici che sono stati eseguiti dall’Università Veterinaria di Torino: i primi riscontri hanno evidenziato l’emorragia degli organi interni dell’animale quasi certamente da ricondursi all’ingestione di materiale tossico ad azione anticoagulante. L’esemplare di lupo potrebbe comunque aver percorso lunghe distanze prima di accusare gli effetti letali dell’avvelenamento.
A questo ritrovamento si aggiungono ulteriori segnalazioni ricevute dai carabinieri forestale e riferite al rinvenimento di altre due carcasse, di volpe, nei boschi della zona. Quindi sono state attivate le unità cinofile che hanno ispezionato le aree limitrofe al ritrovamento in Comune di Maggiora e hanno percorso sentieri all’interno del parco naturale del monte Fenera. L’esito delle prime ricerche è stato negativo. Il rilascio sul territorio di bocconi avvelenati costituisce una grave violazione di natura penale al pari delle altre forme di bracconaggio cui si aggiunge la pena della reclusione da quattro a sei mesi se ne deriva la morte dell’animale.
You must be logged in to post a comment Login