Attualità
Rifacimento del manto stradale: procede (a rilento, per la pioggia) il cantiere su viale Fassò
BORGOSESIA – Proseguono gli interventi di rifacimento del manto stradale su alcune delle principali arterie cittadine di Borgosesia. Da fine maggio i lavori si sono spostati su viale Fassò dove procede a (quasi) pieno ritmo il cantiere dei lavori.
Rifacimento del manto stradale: procede (a rilento, per la pioggia) il cantiere su viale Fassò
I lavori che si sviluppano su tutto il controviale che porta da piazza Cavour a via Fratelli Antongini riguardano innanzitutto la rete dei sottoservizi che sarà oggetto di ammodernamento e successivamente si procederà con la riasfaltatura della strada. Su viale Fassò, come anche in altre arterie cittadine, erano presenti ancora i cubetti di porfido, pavimentazione che un tempo caratterizzava tutto il centro città e ora, dopo la rimozione, saranno sostituiti da uno strato di asfalto. Come spiega il Sindaco Fabrizio Bonaccio l’intervento era urgente da tempo: «Il porfido in viale Fassò era ammalorato da tempo, c’erano tanti buchi e la strada era parecchio disconnessa. I cubetti, tanto caratteristici, sono però adatti a sopportare il traffico veicolare di decenni fa, ma oggi, con un numero di vetture nettamente maggiore che vi corre sopra, non sono più funzionali. Sono necessari continui interventi di manutenzione che, alla lunga, verrebbero a costare di più di una riasfaltatura».
Tuttavia le frequenti (anzi frequentissime) piogge che si stanno abbattendo su tutta la Valsesia fanno sì che il cantiere stia avanzando un po’ a singhiozzi, rallentando il cronoprogramma. Di conseguenza i lavori ai sottoservizi si protrarranno, probabilmente, qualche settimana in più rispetto alla scadenza che era stata prefissata al 21 giugno. Dopodiché si inizierà con la stesura dell’asfalto. Compreso nel piano asfalti comunali 2024, l’intervento su viale Fassò anticipa quello su viale Duca d’Aosta dove si sta programmando la rimozione del porfido che presumibilmente sarà attuato nei prossimi mesi.
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