Attualità
Medico di base e ambulatorio di Scopa, forse qualcosa comincia a muoversi
«Nel mio ruolo di rappresentante dei Sindaci dell’area Valsesia nella Conferenza ASL» dice il primo cittadino di Quarona Francesco Pietrasanta «ho chiesto immediate spiegazioni sul mancato servizio di ambulatorio del Comune di Scopa dove il medico non si presenta da luglio 2020 mentre nei mesi precedenti, con cadenza bisettimanale, l’attività era garantita per una utenza che comprende anche i Comuni limitrofi di Carcoforo, Alto Sermenza, Boccioleto, Rossa, Balmuccia, Scopello, Pila, Piode e Rassa».
Un problema, quindi, che coinvolge, penalizzandola, una discreta fetta di popolazione valsesiana.
«Soprattutto in un momento difficile come quello della pandemia, nel quale si chiede ai cittadini di limitare gli spostamenti e non affollare gli ospedali» aggiunge Pietrasanta, «è necessario un potenziamento della struttura e dell’operatività, con l’integrazione anche di un infermiere e un sistema di telemedicina che possa agevolare l’assistenza dei cittadini residenti in aree meno popolose e difficili da raggiungere. Il servizio sarà importante per lo sviluppo futuro di tutta la zona. Serve replicare l’ottima soluzione portata avanti da Alagna e dal sindaco Roberto Veggi».
Ricordiamo, infatti, che la scorsa estate era stato aperto il Centro Medico, ospitato nei locali (ristrutturati) del Palazzetto dello Sport, poi «convertito», col passare dei mesi e grazie a una sinergia che si è dimostrata funzionale e pratica, in «ospedaletto di comunità».
«Sarà mia cura verificare la risposta concreta dell’ASL in tempi brevi» dice ancora Pietrasanta. «Inoltre, chiederò a breve una riunione straordinaria della Conferenza dei Sindaci ASL per valutare l’impegno della Direzione Generale e, se necessario, promuovere un’azione politica».
«Finalmente pare che qualcosa si muova: è dal 2017 che i cittadini di Rossa e Carcoforo e poi, gradualmente, quelli di Balmuccia, Alto Sermenza, Boccioleto e Scopa patiscono questo disservizio» commenta il primo cittadino rossese Alex Rotta. «I pochi medici di base rimasti visitano in comodi ambulatori a Varallo oppure nell’isola felice e ben attrezzata di Alagna. Ora i molti sindaci coinvolti proveranno una iniziativa corale, che dovrà essere necessariamente supportata dai cittadini: una petizione che potrà essere firmata nel Comune di residenza. Personalmente, propongo di dividere il distretto Alta Valle escludendo Varallo in modo che i medici che prenderanno servizio e anche i pediatri debbano visitare almeno in qualche centro periferico. In ogni caso speriamo di rivedere i nostri ambulatori di nuovo in funzione!».
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