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Mensa scolastica di Borgosesia: (ancora) sotto osservazione

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Mensa scolastica di Borgosesia: (ancora) sotto osservazione

BORGOSESIA – La mensa scolastica di Borgosesia torna al centro del dibattito. Questo perché, negli scorsi giorni, alcuni genitori hanno manifestato preoccupazione (sui social, come spesso ultimamente accade) circa la bontà e la salubrità dei pasti serviti ai loro figli. Cibi non buoni o addirittura marci, piatti freddi o bruciati, insapori e non commestibili stando a quanto detto da alcuni di loro.

Mensa scolastica di Borgosesia: (ancora) sotto osservazione

Chiaramente abbiamo interpellato il sindaco Fabrizio Bonaccio per un aggiornamento sulla situazione: «La polemica questa volta ha sorpreso anche il corpo insegnanti» ha commentato il primo cittadino «i primi a cui mi sono rivolto per verificare se la situazione fosse disastrosa così come è stata descritta. Da quanto riportato da maestre e maestri non risulta che il cibo servito ai bambini sia immangiabile o addirittura non commestibile. La stessa impressione l’ho avuta anche dai genitori che costituiscono la commissione mensa. Qualche problema c’è stato sicuramente ma, come sempre, preferisco fare qualche indagine prima di aprire una segnalazione al gestore del servizio».

A sottolineare come la refezione scolastica sia attentamente monitorata, il primo cittadino ha ricordato come non più di qualche settimana fa sia stato convocato un incontro con la ditta appaltatrice del servizio per risolvere alcune problematiche: «Pochi giorni dopo l’inizio delle lezioni insegnanti e genitori mi avevano avvisato che ai bambini venivano servite porzioni troppo ridotte di cibo, non adatte a soddisfare a pieno il loro appetito. Ho quindi convocato un incontro con l’azienda che si occupa di rifornire le mense borgosesiane che prontamente ha modificato il menù per venire incontro a questa ragionevolissima richiesta». Poi ancora in un altro episodio: «E’ capitato di ricevere tantissime segnalazioni su un risotto e un piatto di pesce che non rientravano nei corretti standard di qualità: analogamente, ho riportato alla ditta quanto comunicato, non solo dai genitori, ma anche dalla scuola e sono stati messi in atti dei correttivi secondo quanto indicato con la sollecitazione ad avere più attenzione durante le preparazioni e il trasporto».

Come ha sottolineato il sindaco, esiste un organo addetto a controllare quanto viene servito ai nostri bambini, la commissione mensa: «Che, al contrario di quanto ho sentito spesso dire, effettua controlli a campione nelle varie sedi. Questo significa che le scuole non vengono avvisate della loro presenza con largo anticipo, ma la mattina stessa, quindi non è vero che in quella circostanza sono preparati menù ad hoc, con piatti di qualità migliore».

L’obiettivo dell’amministrazione rimane comunque quello di servire agli alunni cibo sano e buono: «Ben vengano le segnalazioni» ha detto il sindaco, «ma in questo caso ho ricevuto pareri veramente troppo contrastanti: addirittura molti genitori spontaneamente mi hanno contattato per negare quanto scritto sui social, raccontandomi un punto di vista completamente diverso. In ogni caso il Comune si impegna a compiere sempre tutti i dovuti controlli, quindi anche in questo caso stiamo approfondendo la questione».

Intanto, come scrivevamo solamente la scorsa settimana, prosegue il progetto per la realizzazione del centro di cottura nei locali dell’ex Pronto Soccorso in via Lenot. Non è un mistero che sull’attivazione del servizio ci siano stati parecchi rimandi e slittamenti (inizialmente si sarebbe dovuti partire dal 1° settembre 2024) ma ci sono alcuni progressi.

«Al momento» come aggiorna Bonaccio, «è stato aperto il bando per l’assegnazione del servizio e la domanda si chiuderà entro la fine dell’anno. Come già spiegato, i lavori strutturali nell’area dell’ex pronto soccorso cittadino sono stati completati, ciò che manca è l’arredamento perché che si aggiudicherà l’appalto si occuperà anche di attrezzare i locali di tutti i macchinari e le componenti di cui un centro di cottura necessita. Questa fase richiederà un po’ di tempo e facilmente si andrà a marzo 2026 per dire veramente conclusi i lavori». Il centro di cottura servirà le mense delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado della città che ne beneficeranno in termini di temperatura e qualità del cibo.

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