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Niente rincari in autostrada

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La classica news di inizio anno riguarda i tradizionali rincari autostradali: nel 2018 tuttavia tali aumenti dei pedaggi sono stati congelati, rimandati. Sull’88,75% della rete autostradale (su cui circola oltre il 90% del traffico leggero e pesante), sono stati rimandati gli aumenti almeno fino al 30 giugno 2019. Sono 15 le concessionarie (su 26) che hanno deciso di non procedere con i rincari o di sospenderli. Tra queste c’è Autostrade per l’Italia, gestore del 48,70% della rete autostradale del Paese (e del 55,17% del traffico). Resta dunque da capire dove invece si pagherà di più rispetto allo scorso anno, ossia chi ha scelto di non aderire agli «inviti» dell’attuale Governo. Ecco l’elenco: rincari per Autovia Padana, che gestisce 105,5 chilometri con +0,1% Salt – Tronco AutoCisa, che gestisce 101 chilometri, con +1,86%; Autostrada dei Fiori – Tronco A10, che gestisce 113,3 chilometri con +0,71%; Tangenziale di Napoli, che gestisce 20,2 chilometri con +1,82%; Rav, che gestisce 32,4% chilometri con +6,32% (rincaro sospeso per tutto il 2019 ai residenti pendolari con telepass). Aumenti anche da parte di Sitaf (Barriera di Avigliana e Salbertrand), che gestisce 82,5 chilometri con +6,71%; Autostrada dei Fiori Tronco A6 To-Sv, che gestisce 130,9 chilometri con +2,22%; Cav, che gestisce 74,1 chilometri con +2,06%; Pedemontana Lombarda, che gestisce 41,5 chilometri, con +1,2%; Teem, che gestisce 33 chilometri, con +2,2% ma con sconti del 20% per tutto il 2019; Bre.Be.Mi, che gestisce 62,1 chilometri con +4,19%.

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