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«Nonno Furio torna dalla guerra», nuova pubblicazione Istorbive

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VARALLO – E’ stato pubblicato dall’Istorbive in questi giorni un interessante libro per bambini e ragazzi, scritto da Silvia Delzoppo, «Nonno Furio torna dalla guerra», apprezzabile anche dagli adulti per la scioltezza dello stile narrativo e le capacità di sintesi storica delle complesse vicende del Novecento.

«Nonno Furio torna dalla guerra»

Il libro esce in un momento in cui la pace nel mondo occidentale è messa in forte discussione alle porte dell’Europa: gli eventi tragici che il mondo sta vivendo ne hanno riconfermato l’attualità.
La prefazione, firmata dal direttore dell’Istituto, Enrico Pagano, si conclude con un appello ai giovani: «Invitiamo i ragazzi a caricarsi sulle loro spalle di lettori il messaggio di pace che scaturisce da questa storia. Perché solo la pace può continuare ad alimentare i loro sogni e a dare una prospettiva al loro domani».
Silvia Delzoppo, insegnante biellese, collaboratrice dell’Istorbive, sentì il bisogno di scrivere qualcosa di chiaro, personale e «personalizzato» in relazione ai bambini, agli alunni, ai quali insegnava. Il primo libro, pubblicato da Lineadaria Edizioni nel 2009, in occasione del 60° della promulgazione della Costituzione, si intitola «Nonna Luciana e… la Costituzione Italiana», e nel 2022 è stato riedito dall’Istorbive. Il secondo fu pensato invece per ricordare la riunificazione italiana della quale ricorreva il cento cinquantenario nel 2011: «Nonna Luciana e l’Unità d’Italia».
«Nonno Furio torna dalla guerra» racconta il Ventennio senza prendere posizioni politiche, cercando di far conoscere i fatti. Di storie come quella di nonno Furio ce ne sono molte, che forse attendono di essere riscoperte, riportate alla luce per incardinare l’esperienza storica sulle vicende vissute dalle persone.

Questo nuovo libro si inserisce in un filone della letteratura per bambini e ragazzi incentrato sul dialogo tra nonni e nipoti.
Il testo di Silvia Delzoppo è arricchito con documenti, pagelle scolastiche, lettere dal campo di lavoro, fotografie, infine la medaglia d’onore a Furio Delzoppo, concessa dal Presidente della Repubblica: «Ai cittadini italiani, militari e civili internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra e ai familiari dei deceduti». Nella nuova veste grafica in copertina è disegnato un aereo che sgancia petali, mentre il carro armato spara fiori, papaveri rossi come il sangue di chi è caduto ma anche come la passione di chi ha difeso la libertà e operato per rimuovere i reticolati. Sull’ultima di copertina una divertente caricatura di nonno Furio. In un lungo «ponte» scolastico del 25 aprile il nonno racconta al nipote le vicende della sua vita, partendo dalla nascita, avvenuta nel 1925. Dopo la morte della mamma, Furio di soli due anni, fu affidato a una zia e poi a una balia, che d’estate con le bestie saliva all’alpeggio.

Tornato in città per frequentare la scuola nella storia di Furio compare la figura di una zia inviata al confino, che riecheggia la vicenda di Alba Spina, della quale Silvia Delzoppo rielaborò le memorie dattiloscritte in un romanzo-saggio sulla sua vita, dai giorni duri della Resistenza antifascista al dopoguerra con le prime prove di donne in politica: «Alba Spina una vita per un ideale. Dal confino al carcere, ricordi e memorie». Quando nel 1944 Furio fu chiamato alla leva militare non rispose e fu dichiarato renitente; scoperto, fu fatto prigioniero e inviato in Germania, prima in un campo di concentramento poi fu trasferito in un campo di lavoro dal quale riuscì a tornare alla fine della guerra. La vita riprese, ma la memoria di quanto vissuto rimase indelebile, tanto da aver sentito il bisogno di trasmetterla alle generazioni più giovani, come monito affinché si comprendesse l’importanza della libertà e della pace, che oggi, dopo ottant’anni, sono nuovamente in pericolo. Scorrono in parallelo la storia vera, vissuta da tutti, e la storia personale di nonno Furio.

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