Nuovo anno (e nuovi mestieri) alla «Angeli Custodi» di Sizzano

SIZZANO – Riprendendo quanto svolto lo scorso anno, le insegnanti della scuola dell’infanzia Angeli Custodi proseguiranno nella scoperta dei mestieri, con una particolare attenzione a quelle professioni che si prendono cura del prossimo.

«Conoscere i mestieri significa avere la percezione dell’attualità, di ciò che si muove intorno a noi e, nel caso dei bambini, significa intraprendere un viaggio alla scoperta di cose mai banali» ha spiegato la maestra Nadia Fontaneto. Verranno, perciò, invitati medici, infermieri, guardie forestali e tanti altri professionisti. L’anno scorso era stata molto apprezzata dai bambini l’iniziativa che aveva permesso loro di avvicinarsi a tanti e diversi lavori, dal falegname al panettiere, dalle cuoche al Carabiniere, dall’allevatore di cani all’agricoltore.

Ha proseguito l’insegnante: «Quante volte li sentiamo parlare in merito al sogno “da grande voglio fare…”» e così i bimbi possono essere accontentati avvicinandosi al mondo dei «grandi» conoscendo da vicino le loro esperienze. Saranno, perciò, molti gli invitati speciali che racconteranno ai piccoli i loro mestieri e non mancheranno uscite sul territorio per vedere da vicino come operano. Oltre a queste attività, tramite il laboratorio di esperienze motorie i bimbi comprenderanno come «il corpo possa essere uno strumento per comunicare, un mezzo per superare le paure, per parlare di noi ed esprimersi con il movimento». Due altri laboratori sono invece già iniziati, uno è dedicato all’arte e un altro alla religione. Il primo permetterà ai bambini di conoscere la magia dei colori, l’altro farà scoprire la figura di San Francesco, patrono d’Italia. Oltre al racconto a puntate sulla vita del Santo, utilizzando diverse metodologie, al termine di ciascun episodio vengono svolte alcune attività per far interiorizzare quanto ascoltato.

Quest’anno ci sarà un’attenzione particolare al Presepe, in quanto ricorre l’ottavo centenario della prima Sacra rappresentazione, ideata da San Francesco a Greccio. Proprio per questo motivo, le insegnanti stanno ideando un canto particolare e una drammatizzazione che coinvolga i bambini.