Attualità
Nuovo punto di informazione del Nodo provinciale antidiscriminazione
Nelle scorse settimane l’assessore ai Servizi Socioassistenziali dell’Unione Montana Valsesia ha sottoscritto un importante accordo con il Nodo provinciale antidiscriminazione della Provincia di Vercelli, per attivare un punto informativo del Nodo presso l’Unione Montana Valsesia: «Con questo atto» spiega Francesco Nunziata «ampliamo il ventaglio di servizi offerti dal nostro ente nel settore sociale. Il nodo provinciale, infatti, si occupa di accoglienza, ascolto e riconoscimento di situazioni discriminatorie nell’ambito del quotidiano, offrendo alle persone a rischio discriminazione un valido punto di riferimento per l’individuazione di soluzioni al loro problema».
Nuovo punto di informazione del Nodo provinciale antidiscriminazione
Il Nodo provinciale antidiscriminazioni è nato nel 2017, quando la Provincia di Vercelli ha sottoscritto un protocollo con la Regione Piemonte in applicazione della legge regionale 23 marzo 2016 n. 5 «Norme di attuazione del divieto di ogni forma di discriminazione e della parità di trattamento nelle materie di competenza regionale».
Da allora, la rete provinciale si è ampliata andando a comprendere 68 componenti (tra cui associazioni di categoria, agenzie formative, sindacati, ordine degli avvocati, dei commercialisti, degli psicologi, dei giornalisti), istituzioni e 16 punti informativi: «Le discriminazioni più frequenti» aggiunge Nunziata «riguardano disabilità, età, patrimonio, violenza sul luogo di lavoro, sesso, mobbing. Gli ambiti dove esse si verificano sono la casa, il lavoro, la vita familiare, i trasporti. Coloro che le subiscono da oggi avranno un punto di riferimento anche in Valsesia, dove potranno ottenere aiuto e supporto».
Tutti coloro che ne avessero bisogno, possono dunque ora contare su questo importante servizio: «Il punto informativo dell’Unione Montana sarà affidato alla referente Jessica Chiarolla» conclude l’assessore «con l’obiettivo di rispondere alle necessità di quanti possano vivere situazioni di discriminazione sul nostro territorio e di diffondere capillarmente le informazioni relative all’attività del Nodo provinciale, guidato da Lella Bassignana».
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