Attualità
“Ognuno per conto suo ma uniti nella preghiera”
Non c’erano i santi vescovi d’argento sull’altare, così come usava nelle grandi solennità. Non c’erano i banchi affollati e l’organo che suonava. Non c’erano le suore in prima fila e neanche le donne che cantavano nella nostra bella chiesa di Riva Valdobbia il giorno di Pasqua.
C’era però distesa la grande tenda rossa delle cerimonie importanti e, davanti all’altare, don Carlo, il nostro parroco, pronto a celebrare per tutti noi la Santa Messa, nella chiesa vuota. Accompagnato da Lorenzo e Attilio ha portato nelle nostre abitazioni la parola di Dio, facendoci sentire meno soli.
E’ stato bello.
Tutti noi, nelle nostre case, chi in giardino chi seduto sulle scale, chi nel cortile, lo abbiamo seguito con fede ed emozione, uniti tutti dalla preghiera. Una Pasqua così nessuno avrebbe potuto nemmeno immaginarla. Quel grande altare che è il monte Rosa sembrava abbracciarci tutti; quel monte, testimone nei secoli di tante gioie e di tanti dolori, con la sua luce e il suo splendore, ha sottolineato le parole del nostro parroco che con cuore e devozione ha voluto dimostrare il suo affetto alla comunità.
Grazie, don Carlo, per la grande disponibilità, ma grazie anche al sindaco Roberto Veggi che, con le sue riprese, e la tecnologia del web, ha consentito a tutti noi di assistere alla Santa Messa di Pasqua direttamente da casa nostra: ognuno per conto suo ma uniti nella preghiera.
NELLY
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