Operazione3D ospedale di Borgosesia: obiettivo raggiunto e… doppiato!

Si è conclusa in maniera decisamente positiva l’«Operazione 3D», la campagna di raccolta fondi online patrocinata dall’Associazione Igea Prevenzione Salute Vita Odv in collaborazione con Fondazione Valsesia per l’aggiornamento delle tecnologie della sala operatoria del reparto di Chirurgia, Ginecologia ed Urologia dell’Ospedale di Borgosesia. Lanciata sul portale “Produzioni dal Basso” lo scorso 15 novembre, la campagna online, supportata da Fondazione Valsesia e Compagnia S. Paolo, aveva l’obiettivo di raccogliere in due mesi 10mila euro in donazioni, cifra sufficiente a coprire le ultime spese per l’apparecchiatura medica. Venerdì 17, durante l’aperitivo benefico organizzato all’Enoteca Regionale per festeggiare la chiusura della raccolta, la presidente Igea Maria Marcon ha annunciato che non solo la cifra prefissata era stata raggiunta, ma che addirittura le donazioni avevano portato il doppio di quanto auspicato. L’importo raggiunto nella campagna “Operazione 3D” si aggiungerà alle donazioni già raccolte da Igea (che dal 2018, in collaborazione con l’equipe medica del dott. Canova, promuove questo progetto) per procedere all’acquisto e alla messa in opera del software e delle apparecchiature 3D per la colonna laparoscopia integrata già in uso. «Sono felice di confermare che i 90.000 euro per l’acquisto dei nuovi macchinari sono stati raggiunti» ha detto Emanuela Buonanno, a nome della Fondazione. «Questo riguardante l’ospedale è solo uno dei progetti che la Fondazione si è presa a cuore, e insieme siamo sicuri riusciremo a realizzarli tutti».
«Il progetto va a seguire una donazione fatta nel 2012» ha aggiunto il dott. Canova «che ci ha permesso di ottenerei macchinari già per l’epoca molto avanzati, adesso con questo nuovo obiettivo raggiunto possiamo aumentare il livello tecnologico della nostra sala. Ci sarà la possibilità di fare cose fino a poco tempo fa impensabili: con l’utilizzo della tecnologia 3D ci si potrà collegare in tempo reale con altre sale operatorie gemelle, che utilizzano lo stesso software e lo stesso macchinario, ma che magari sono in un’altra città o addirittura in un altro Stato». «Dopo appena due mesi siamo riusciti a raggiungere la cifra stabilita» ha detto Maria Marcon «grazie alle volontarie e a tutti coloro che hanno dato una mano, in particolare alla Fondazione Valsesia che ci ha appoggiati». E venerdì scorso questo successo è stato degnamente festeggiato con un ottimo aperitivo a base di vino e prodotti tipici. A fare gli onori di casa, il sindaco Baglione, che ha lodato il lavoro delle volontarie Igea e tutti coloro che si sono prodigati per la buona riuscita dell’iniziativa. «Grazie a quanti ci hanno aiutato a raggiungere questo traguardo» hanno aggiunto gli organizzatori «grazie alla gente, agli enti, alle imprese, e a tutti coloro che in ogni modo possibile hanno contribuito. E’ importante che tutti possano godere di una assistenza sanitaria di alta qualità».