Attualità
“Ottobre in rosa ‘24”, conferenza a Varallo
Sabato 12 ottobre presso il Salone delle Feste del Club Anni d’Argento, presieduto da Pierangelo Pitto, la Lilt, sezione di Varallo, in occasione di “Ottobre in rosa ‘24” ha organizzato la conferenza: “Tumore al seno: informazione e sensibilizzazione”.
“Ottobre in rosa ‘24”, conferenza a Varallo
L’Assessore Roberta Bonazzi ha portato il saluto dell’Assessore alla Cultura Enrica Poletti. Antonietta De Simone, attivissima fiduciaria Lilt di Varallo, che nel 2024, presso l’Istituto Alberghiero “G. Pastore”, ha organizzato in collaborazione con la LILT, il corso di cucina: “Cibo, gusto e salute”, articolato in cinque incontri tematici, uniti dall’obiettivo finale: “Guadagnare salute con la LILT”, finanziando anche una borsa di studio per gli studenti, ha presentato la conferenza, inserita nel progetto: “Sui passi di Venere”, volto a finanziare una campagna di ecografie mammarie gratuite per le donne di età compresa tra i 30 e i 45 anni. Durante l’Alpàa varallese i tre Fiduciariati di Borgosesia, Quarona e Varallo, retti da Rosanna Prosino, Maria Rosa Bergero, e Antonietta De Simone, con la collaborazione attiva di una trentina di volontarie, avevano organizzato “Riusi-amo”: abiti, scarpe, collane, accessori di abbigliamento, offerti dalle socie, venivano ceduti in cambio di un’offerta alla LILT.
Domenico Manachino, Presidente della LILT, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori di Vercelli, ha ringraziato i fiduciariati valsesiani, sottolineando come la Valsesia risponda sempre bene, ed in modo compatto, alle campagne di informazione e sensibilizzazione.
La relatrice Chiara Saggia, Direttore della Struttura Complessa di Oncologia ASL di Vercelli, ha ricordato che non esistono tumori incurabili: “Attraverso équipes multidisciplinari, formate da chirurghi, oncologi, radioterapisti, si affrontano i singoli casi e si attivano le cure necessarie, personalizzandole ed adattandole ad ogni donna”. I tumori si sviluppano per fattori correlati al proprio DNA, e per l’influenza di fattori esterni, legati all’ambiente. L’8% delle donne italiane rischia di avere un tumore al seno, questa percentuale aumenta al 16% se un familiare è già stato affetto da questa malattia, quindi i controlli e la prevenzione sono molto importanti. Chiara Saggia ha ricordato che l’allattamento per un periodo di almeno sei mesi è protettivo, che le terapie ormonali in menopausa non vanno protratte per troppo tempo, che è assai importante la diagnosi precoce: “Quanto più la lesione è piccola tanto più diventa curabile e guaribile.”, aderire allo screening sul territorio è necessario, ma tutto ciò non è sufficiente per scongiurare l’insorgere di tumori.
La prevenzione si fa anche controllando la dieta, il peso e praticando attività fisica. Anna Maria Canton, Vice Presidente Lilt Vercelli, che si occupa del coordinamento delle attività relative alla prevenzione primaria e alla promozione della sana alimentazione sul territorio ha fornito alcuni esempi per nutrirsi in modo corretto, utilizzando preferibilmente prodotti stagionali e del territorio. In Valsesia è auspicabile la “dieta di montagna”, sintetizzata nella creazione del piatto ”Smart”, con le giuste proporzioni di frutta, verdure, proteine, rappresentato graficamente in una tovaglietta realizzata dai bambini dell’Asilo Zuccone di Quarona: “Bisogna sfuggire alla tentazione del cibo standard e diversificare il più possibile la nostra alimentazione”.
Al termine dei due interventi, brillanti ed esaustivi, da parte del numeroso pubblico presente sono state poste molte domande, sull’effettiva utilità dei markers tumorali, sulle malattie autoimmuni, per capire se predispongano a sviluppare neoplasie, alle quali la dottoressa Saggia ha risposto con grande chiarezza, ricordando che le autoprescrizioni sono deleterie, ma gli esami devono sempre essere richiesti da un oncologo.
Ad Anna Maria Marcon sono state poste domande relative alle verdure surgelate e ai conservanti: “E’ sempre preferibile utilizzare alimenti freschi e prodotti localmente”. Sugli integratori, oggi molto di moda, Marcon ha precisato che sono da considerarsi inutili se si attua un’alimentazione corretta: “L’unica vitamina che non si può assumere con gli alimenti è la D, che si acquisisce con l’esposizione solare, naturalmente fatta con un’adeguata protezione della pelle”. Per quanto riguarda gli OGM la Comunità Europea li vieta, ma altri paesi li utilizzano e oggi, con il mercato globale, non possiamo escluderli. Si è parlato anche di culture idroponiche, che però offrono prodotti di scarso valore alimentare.
Al termine è stato offerto a tutti i presenti un rinfresco composto con prodotti del territorio, cucinati dalle volontarie, che è stato molto apprezzato.
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