Attualità
Patronale di San Martino tra solennità e… assenza
VARALLO – Domenica 9 novembre la Parrocchia di Roccapietra nella ricorrenza dedicata a San Martino ha celebrato con solennità la patronale.
Patronale di San Martino tra solennità e… assenza
Una giornata speciale alla quale è stata riservata particolare attenzione sotto il profilo liturgico e sociale nell’intento di rilanciare la festa come irrinunciabile momento di tradizione e incontro, nel recupero di valori oggi sempre più rari.
La Messa celebrata dal prevosto don Roberto nella bella pieve rocchese è stata impreziosita dalla ammirevole cura riposta nell’adornare la mensa eucaristica con l’esposizione della venerata statua del Santo e il recupero di un suo prezioso antico stendardo. Inoltre il coro «Le Voci di San Martino», gioiosamente unito agli amici del Coro di Scopa, ha decorato la funzione con un qualificato repertorio, accompagnato dall’organista prof. Ivan Cantarutti che ha permesso di riascoltare, dopo anni di silenzio, l’armoniosa voce del grande organo (al quale bene si assegnerebbe una prima necessaria operazione di recupero e restauro).
Però, come il mantello tagliato a metà del Santo francese, così si è svolta la ricorrenza, divisa fra tanta accurata solennità e la reale partecipazione della comunità rocchese che, nonostante i tempestivi richiami, ha brillato per l’assenza, sia alla Messa solenne sia ai successivi momenti di aggregazione come l’incanto delle offerte e il pranzo preparato dalla Pro Loco.
Una parola dunque di plauso, merito e ringraziamento ai preparatori e sostenitori della ricorrenza e, indispensabile, un’altra di incoraggiamento a proseguire nel mantenere salde le antiche e sentite tradizioni locali, magari ricercando nuovi spunti di coinvolgimento tali da consentire l’abbandono dell’indifferenza che, nelle piccole comunità, in circostanze festose come questa, diventa insopportabile.

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