Attualità
Più di 60 milioni investiti dalla regione per l’inserimento lavorativo di persone con disabilità
Regione Piemonte conferma l’attenzione rivolta all’inserimento lavorativo di persone con disabilità prorogando l’attuale Piano ad esse rivolto fino al 31 dicembre del 2025.
“Le politiche di inserimento lavorativo dedicate alle persone con disabilità e ai soggetti fragili sono obiettivo di Regione Piemonte – dichiara l’Assessore al Lavoro e Formazione di Regione Piemonte Elena Chiorino che prosegue – Aiutiamo lavoratori disabili e imprese che assumono a trovare la massima soddisfazione da questo incontro: assumere un disabile non deve essere vissuto dai datori di lavoro come un obbligo che la norma impone, ma un reale nuovo valore aggiunto per la loro impresa. E per sostenere questo importante cambio di passo culturale abbiamo creato percorsi mirati che offrano a tutti le migliori opportunità possibili, che consentano la giusta valorizzazione delle attitudini di ciascuno e la pari dignità lavorativa. Bisogna offrire anche alle persone considerate più fragili di avere il loro posto nel mondo, le proprie peculiarità valorizzate per potersi sentire realmente parte attiva della società. È un diritto imprescindibile che dobbiamo garantire a tutti.”
Avviato nella primavera del 2021, è stato integrato di ulteriori 9,4 milioni di euro, raggiungendo, così, uno stanziamento complessivo di ben 60,6 milioni di euro per i 4 anni di riferimento, con l’obiettivo principe di continuare a garantire l’accesso, la permanenza e la qualificazione dell’occupazione delle persone con disabilità.
Inserito nel contesto delle azioni di rete che il sistema regionale promuove per favorire l’inclusione socio-lavorativa, l’inserimento e il mantenimento del posto di lavoro delle persone con disabilità, il Piano si compone di due linee di intervento: una rivolta alle persone e una rivolta alle imprese che le assumeranno. Sono previste infatti misure finalizzate all’inserimento e reinserimento lavorativo, quali il Buono Servizio Lavoro, attivo da settembre 2022, ma anche cofinanziamento di misure formative, volte a potenziare o riconvertire le competenze dei cittadini e renderle più adeguate a rispondere ai fabbisogni del tessuto economico piemontese, oltre a percorsi orientativi e formativi di raccordo nella delicata fase di transizione tra la scuola e il lavoro.
Rispetto al versante imprese, per supportarle nell’inclusione di persone fragili è attivo da gennaio 2022 il “Bando per l’erogazione di contributi rivolti ai datori di lavoro per favorire l’inserimento e il mantenimento del posto di lavoro delle persone con disabilità”, in cui oltre agli incentivi sono previsti rimborsi per le attivazioni dei tirocini, servizi di consulenza sulla normativa vigente, contributi per l’acquisto di ausili e accomodamenti e azioni di tipo sperimentale che finanziano consulenze organizzative, coaching aziendale e sulla responsabilità sociale d’impresa.
Anche quest’anno, nel mese di luglio, Regione Piemonte pubblica il report sulla situazione del collocamento mirato (l. 68/1999), in coerenza con il monitoraggio ministeriale in materia di disabilità. L’analisi delle persone iscritte al collocamento mirato presso i Centri per l’impiego piemontesi evidenzia oltre 46mila iscritti: sono in prevalenza uomini, italiani, con invalidità civile e titolo di studio medio basso, sebbene quest’ultimo dato sia in lieve miglioramento nel corso degli ultimi anni.
Le aziende in obbligo di assumere persone con disabilità che hanno presentato il prospetto nel 2022 (una precisa fotografia dei posti riservati) sono 10.440; esse hanno a disposizione differenti modalità e strumenti per adempiere agli obblighi previsti dalla normativa vigente: oltre all’assunzione, la stipula di convenzioni (sono oltre 700 stipulate nel corso del 2022), la richiesta di esonero parziale dell’obbligo, nonché riconoscimenti e sospensioni qualora se ne manifestino le fattispecie. Per quanto riguarda le assunzioni avvenute ai fini dell’ottemperanza agli obblighi, nel corso dell’anno si rilevano circa 3mila avviamenti al lavoro, di cui il 60% a tempo determinato e il 33% a tempo indeterminato, in maggioranza nel settore dei servizi. Completa il quadro l’analisi dei tirocini, quasi 1.000 attivati nel 2022 a favore di persone iscritte al collocamento mirato; questo dato comprende tirocini sia presso ditte in obbligo sia non in obbligo ai sensi della l.68/1999.
Ed è proprio su questo elemento di “obbligatorietà” che è fondamentale che chi deve assumere comprenda che avere in azienda persone con disabilità non deve essere vissuta come una mera imposizione prevista dalla normativa vigente, ma un’opportunità. Anche per questa ragione il Piano si rivolge a tutte le imprese, non solo a quelle tenute ad ottemperare agli obblighi di legge.
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