Attualità
Poesia dialettale a Ghemme la 24° edizione
GHEMME – Nel suggestivo cortiletto acciottolato della Barciocca all’interno del castello-ricetto di Ghemme, l’8 agosto, sotto le stelle, si è svolta la ventiquattresima edizione della serata di poesia dialettale, rassegna organizzata ogni due anni dalla Pro Loco di Ghemme, che ha subito una sola interruzione, nel 2020, a causa del Covid.
Poesia dialettale a Ghemme la 24° edizione
Dal 1976 al 2006 i poeti partecipanti alla Rassegna erano tutti ghemmesi, poi furono invitati anche poeti dei paesi vicini, attivando un positivo confronto tra parlate e dizioni diverse, dovute ai differenti sostrati linguistici, che hanno arricchito i linguaggi locali.
Hanno partecipato alla Rassegna 2024 dodici poeti: Mauro Imazio Agabio, Pinuccia Rovario, Giuliano Sommi (la cui poesia è stata letta da Pinuccia Rovario) e Giuliana Cura della Boca di Ghemme, Cliaco Petrarca, Pier Carlo Tacca di Cavaglio d’Agogna, Davide Cerutti e Marino Vidali di Serravalle, Giacomo Musetta di Bellinzago Novarese, Gianni Martinetti di Cavallirio, Giuseppe Fanzaga e Maria Rita Nobile, di Romagnano, Livio Rossetti di Novara.
Tutte le poesie lette sono state raccolte in una pubblicazione curata da Mauro Imazio Agabio, con prefazione del Presidente della Pro Loco, Gaia Ferrari e i poeti, molto applauditi ed apprezzati, sono stati premiati dalla Presidente della Pro Loco, Gaia Ferrari, con una bottiglia del rinomato vino di Ghemme, mentre alle poetesse è stata offerta una rosa.
Massimo Zanetta, Presidente UNPLI Aps – Comitato Provinciale di Novara, ha segnalato che ad una manifestazione UNPLI che si terrà il 14 settembre a Valdengo, porterà, quali eccellenze culturali del territorio, la rassegna ghemmese di poesia dialettale, attiva da mezzo secolo, il Venerdì Santo di Romagnano, il Gruppo folkloristico Manghîn e Manghina di Galliate e la ricetta del Tapulòn di Borgomanero, esempi della contemporaneità delle tradizioni.
I brillanti conduttori della serata, Pinuccia Rovario e Mauro Imazio Agabio, che sono essi stessi poeti dialettali, hanno invitato i giovani a scrivere poesie in dialetto: “Molti giovani parlano ancora il dialetto e potrebbero divertirsi a giocare con le rime”, rimpolpando le file dei poeti locali.
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